Coronavirus

Covid, l'Iss: "Incidenza alta,193 per 100 mila abitanti". Altolà di Boccia

"Il numero di nuovi casi è ancora significativo anche se la curva è in decrescita", in Italia e in Europa. Mentre il presidente del Veneto Luca Zaia rivela i numeri ancora alti della propria Regione ("I positivi in Veneto per Covid nelle ultime 24 ore sono 5.098 mentre i morti sono 110"), il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro invita i citadini al rigoroso rispetto delle regole. 

"Sulle festività - ha spiegato infatti nella conferenza stampa al ministero della Salute - abbiamo un dato alto di incidenza che non ci permette di passare dalla fase di mitigazione alla fase di contenimento. I comportamenti individuali, i movimenti delle persone e le fasi di aggregazione sono efficaci nel ridurre la trasmissione del virus e quindi più le adottiamo e meglio è. Quindi è importante nelle prossime settimane essere attenti e rigorosi nel rispetto di queste misure perche' questa incidenza la dobbiamo abbassare proprio per poter ripartire il prossimo anno. In questa fase particolarmente critica la ripartenza è difficile".

"Al 9 dicembre l'incidenza è di 193 per 100mila abitanti, un numero molto alto con differenze tra regioni ma questo e' un numero ancora lontano, ribadisco lontano, dalla nostra possibilita' di muoverci dalla mitigazione al contenimento che ricordo la nostra capacita' di tracciare puntualmente tutti i nuovi casi", ha aggiunto poi Brusaferro.

"Se vogliono rimuovere i vincoli" agli spostamenti in "tutti i comuni italiani ci troveranno contrarissimi, se vogliono chiarimenti per i piccoli comuni nelle aree interne, il parlamento ha i mezzi per farlo", ha ribadito il proprio no all'allentamento delle misure previste per Natale e Capodanno il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. "Siamo ancora nella fase piu' critica e - ha aggiunto - se a dicembre i comportamenti non saranno rigorosi, il rischio della terza ondata e' abbastanza certo". L'appello agli italiani e' dunque quello di "rispettare le regole e mantenere il massimo di attenzione".

Boccia ha poi ricordato che "da un mese e mezzo" nelle regioni in zona rossa e arancione esistono "le stesse regole che sono state ipotizzate" per Natale, Santo Stefano e Capodanno e non c'e' mai stata "una sola lamentela, perche' le regole consentono il passaggio nei comuni limitrofi e soprattutto consentono agli anziani di non restare soli cosi' come a chi ha bisogno di avere un sostegno".

Dunque, ha spiegato, "se e' necessario chiarire, o con un chiarimento vero e proprio o con una norma, che nei piccoli comuni confinanti e' necessario autorizzare anche il passaggio, non abbiamo nulla in contrario. Se invece, rimuovendo questa regola, si vuole far prevalere le ragioni della festa, dell'assembramento, dell'incontro tra tanti parenti, noi siamo contrari e non lo consentiremo". In ogni caso sara' il Parlamento a decidere. "Il Parlamento e' sovrano e puo' decidere quello che crede. Ovviamente - ha concluso Bocca - chi dovesse votare a favore di una norma che allenta i vincoli dovra' poi risponderne davanti agli italiani. Noi vogliamo continuare ad essere molto ma molto rigorosi".