Covid, lo Stato non avrà mai i fondi per compensare le perdite economiche - Affaritaliani.it

Coronavirus

Covid, lo Stato non avrà mai i fondi per compensare le perdite economiche

L'opinione di Gianni Pardo *

Se anche ci prova lo fa con denaro preso a prestito, e cioè aggravando la condizione delle future generazioni

In altre parole, in questa contingenza lo Stato, invece di risolvere i problemi, li ha tutti accumulati e rinviati. Ma con questo non ha risposto alla domanda: “Dal momento che non si possono rinviare indefinitamente, come si farà quando verranno a scadenza, per giunta aggravati dall’essersi appunto accumulati?”

Un problema, come si dice dalle mie parti, “da sbattere la testa contro il muro”. E qui dico la mia, andando contro mum and applepie.

Lo Stato non avrebbe dovuto fare nulla di tutto ciò che ha fatto. Sin da principio avrebbe dovuto dire: “Signori, è una pandemia e lo Stato non può farci nulla. Tutto quello che possiamo fare è: 1) Tutti gli stipendi di Stato e privati, da domani e fino alla soluzione del problema della pandemia, sono diminuiti da un terzo. 2) Lo Stato sospenderà tutti i servizi che pesano su di esso e che possono essere sospesi senza conseguenze tragiche. 3) Calcolato quanto risparmierà lo Stato con questi provvedimenti, entro un mese tutte le tasse e imposte saranno diminuite di altrettanto”. In modo da favorire equamente tutti, inclusi coloro il cui stipendio è stato diminuito di un terzo. Non dico che i provvedimenti necessari siano questi e soltanto questi, ma indico una linea di comportamento.

Non potendo fare nulla contro chi chi perde il lavoro, lo Stato può almeno fare qualcosa per rendergli la vita meno difficile. Inoltre, diminuendo di un terzo tutti i “redditi fissi” attua una parificazione approssimativa della situazione fra coloro che soffrono del Covid e coloro che non ne soffrono.

I provvedimenti di cui sto parlando hanno il vantaggio di non peggiorare la situazione nel futuro. Inoltre essi sarebbero facilmente reversibili, perché nel momento in cui l’economia cominciasse a riprendersi, nulla impedirebbe di aumentare nella stessa percentuale i redditi fissi e l’imposizione fiscale. Fino a tornare alla situazione pre-pandemia.

Lo so, questo è un esercizio di immaginazione. Ma è anche una sfida. Gli amici sono capaci di immaginare di meglio? E cioè qualcosa che non rinvia al futuro la soluzione del presente? Se sì, saremo tutti lieti di conoscere questo diverso programma.

giannipardo1@gmail.com