Coronavirus
Covid, over80 non vaccinati 85 volte più a rischio di intensiva
Vaccini: Iss, dopo 5 mesi protezione da contagi cala a 30,1%
Iss, 48% casi contagio in eta' scolare nella fascia 6-11 anni
Il rischio di terapia intensiva per i non vaccinati rispetto a chi ha la terza dose "è 85 volte maggiore per gli over 80; 12,8 volte maggiore per la fascia 60-79 anni; 6,1 volte maggiore per i 40-59 enni". Sono i dati contenuti nel Report esteso dell'Istituto superiore di sanità (Iss) che integra il monitoraggio settimanale sul Covid nel Natale in cui si registra il record di nuovi contagi.
Disinteressati alle discoteche ma frequentatori di sale da ballo, centri anziani e riunioni in famiglia durante le feste natalizie, i nonni d'Italia sono insomma i più a rischio se non protetti. Eppure la fascia di età che rappresentano è la più virtuosa in termini di vaccinazione, prima in assoluto per booster (70,08%) e seconde dosi (93,97%), su una popolazione di 4 milioni e 570mila over ottant'anni, laddove la terza dose è stata fatta dal 54,50% de i 70-79enni, dal 44,68% dei 60-69enni, dal 34,04% 50-59enni e dal 22.44% dei 40-49enni (con due dosi siamo invece al 91.80% per i 70-79 anni; 89,29% per i 60-69; 86,07 i 50-59; e 82,11% per i 40-49 anni).
E nell'ultima settimana, l'Iss conferma l'andamento osservato in quella precedente "con il 26% dei casi totali diagnosticati nella popolazione di età scolare (under 20 anni). Il 48% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d'età 6-11 anni, il 36% nella fascia 12-19 anni e solo il 11% e il 5% sono stati diagnosticati, rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni".