Coronavirus

Covid, "vaccinazione obbligatoria per gli over 50"

Di Alberto Maggi

Covid, vaccino e scuola: parla la virologa Maria Rita Gismondo

"Non si deve assolutamente discutere o mettere in discussione l'apertura della scuola in presenza". E' chiarissima la risposta ad Affaritaliani.it di Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bio emergenze dell'ospedale Sacco di Milano, sull'ipotesi circolata da più parti in questi giorni sul possibile ritorno alla DAD (didattica a distanza) da settembre. "La scuola italiana ha vissuto un dramma incredibile, siamo l'unica nazione che ha chiuso per più tempo le scuole. Negli altri Paesi europei hanno chiuso per un periodo molto più breve e soltanto nel momento più drammatico del Covid. La questione scuola in presenza è chiusa, e non assolutamente riaperta o messa in discussione. Il vero problema che non si vuole affrontare è quello dei trasporti. I bambini hanno accettato di indossare la mascherina e tutta una serie di misure compatibili con la loro età, ma poi i contagi aumentano su metrò e bus. I numeri sono chiari e possono leggerli tutti".

"Gli stessi numeri - prosegue la virologa - dimostrano che il problema non è dato dai numeri di positivi ma da quello dei vaccinati. La popolazione over 50 anni deve essere tutta vaccinata, questo è l'unico mezzo che abbiamo per non avere una malattia seria e un numero alto di decessi. Parlare di numero di positivi senza tener conto del rapporto con la popolazione vaccinata non ha più alcun senso. Su 1.000 vaccinati il numero di persone che possono finire in terapia intensiva è quasi zero, su 1.000 non vaccinati aumenta il rischio sia di terapia intensiva sia di morte. Abbiamo fatto la corsa al Green Pass e molti ragazzi si sono precipitati a vaccinarsi, va bene, ma tutto ciò non è servito a scardinare quello zoccolo duro di 50-60enni. Se non raggiungiamo tutta questa fascia d'età continueremo ad avere numeri elevati di ricoveri e decessi. I dati scientifici ci dicono che non usciremo dalla pandemia se non con misure drastiche. Non dobbiamo nemmeno ignorare, come spesso viene fatto, che oggi ci sono farmaci approvati, gli anticorpi monoclonali, che sono efficaci contro il Covid. Ma non sono alternativi al vaccino e ritengo che a questo punto per la fascia d'età over 50 si debba rendere la vaccinazione obbligatoria. Abbiamo un 5% della popolazione che non consente al restante 95% di vivere in maniere civile e libera. Francamente non è più sostenibile".

Per quanto riguarda la fascia d'età 0-12, che non viene vaccinata, Gismondo spiega: "A parte la precauzione per i bambini fragili, non abbiamo dati scientifici e nessuna approvazione dell'Ema per questa fascia e solo quando gli studi saranno terminati potrebbe escludere o accettare la vaccinazione. Per il momento è giusto che tornino a scuola sereni, ci mancherebbe altro. C' anche un altro strumento che va preso maggiormente in considerazione e sono i tamponi salivari, una sorta di lecca lecca per i bambini che le sperimentazioni scientifiche dicono che sono attendibili come il test molecolare. Ho visto bambini in fila piangere perché non volevano farsi sbucare le narici, usiamo il tampone salivare, una sorta di caramella, per accertare positività o negatività per i bambini", conclude.