Coronavirus
Cts, Ippolito: "Niente aerei, stadi e ristoranti. Attività precluse ai no vax"
Il direttore dello Spallanzani: "Bisogna coinvolgere gli influencer dei social, per sensibilizzare la gente a vaccinarsi"
Cts, Ippolito: "Niente aerei, stadi e ristoranti. Attività precluse ai no vax"
L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia. Il numero dei contagi cresce e la situazione negli ospedali resta pericolosa. Preoccupa però soprattutto il dato giornaliero dei decessi, a tre cifre da mesi. Per questo il vaccino diventa un elemento essenziale per debellare la pandemia, ma la distribuzione procede molto a rilento. "Ho fiducia - spiega Giuseppe Ippolito membro del Cts a Repubblica - che gli italiani abbiano capito l’importanza del vaccino. L’adesione al distanziamento, che da noi è elevata, dimostra che se le cose sono spiegate chiaramente, vengono capite. Un’indagine dell’Ipsos con il World economic forum alla fine del 2020 dava da noi un terzo di esitanti, dato simile a Germania e Spagna. In Africa si coinvolgono soprattutto i leader religiosi. Anche negli Usa il pastore che nel sermone ti invita a vaccinarti, e magari ospita la vaccinazione nei locali della chiesa, può convincere più persone di una costosa campagna sui media. Si potrebbero coinvolgere anche gli influencer sui social media".
"Molte attività - prosegue Ippolito su Repubblica - dovranno essere precluse a chi non è vaccinato: ristorante, cinema, stadio, aereo. Le misure potranno essere adottate quando il vaccino sarà disponibile per tutti, altrimenti sarebbero un fattore discriminante. Serviranno tanti vaccini, e diversi. Non è detto che basterà vaccinarsi una volta e saremo a posto per sempre. Uno degli scenari più verosimili è che il virus diventi endemico e tutti noi con vaccini e infezioni naturali acquisiremo livelli crescenti di immunità sino a limitare le forme gravi. La malattia diventerebbe una sorta di influenza".