Coronavirus

Cts, rivolta contro il governo: "Non siamo la foglia di fico della politica"

Gli scienziati: "Che senso ha continuare in questo modo? Noi così non possiamo più starci"

Cts, rivolta contro il governo: "Non siamo la foglia di fico della politica"

Il Coronavirus in Italia continua a far paura nonostante tutti gli indicatori siano in costante calo. Preoccupa soprattutto la variante delta che ha rimesso in stato d'emergenza la Gran Bretagna, ma ormai la linea del governo Draghi è tracciata, si va verso la normalità, via le mascherine all'aperto dal prossimo 15 luglio. Ma chi non accetta queste decisioni prese dall'alto - si legge sul Messaggero - è il Cts. "Che senso ha continuare in questo modo?". E ancora: «Il nostro ruolo non può essere quello di fare da foglia di fico della politica. Noi così non possiamo più starci».

Fiaccati dagli attacchi e da un'ultima settimana decisamente difficile, - prosegue il Messaggero - alcuni dei volti più noti del Comitato stanno iniziando a ragionare su una exit strategy. «Restare così è inutile - spiega uno dei membri della prima ora -. Stiamo pattinando sul ghiaccio. L'attività del Comitato non può limitarsi a definire le strategie sui vaccini perché la politica e soprattutto il ministero non vogliono farsene carico». L'idea, ormai largamente diffusa, è che gli esperti siano stati relegati allo svolgere un ruolo di sintesi tecnico-politica che poco avrebbe a che vedere con l'apporto scientifico che invece gli dovrebbe competere.