Coronavirus

Eva, lezione davanti a scuola per protesta. La preside addirittura la sospende

La ragazzina torinese è diventata un simbolo per le lezioni in presenza, ma gli insegnanti non la sostengono

Eva, lezione davanti a scuola per protesta. La preside addirittura la sospende

Incredibile ma vero. Una ragazzina di 13 anni è stata sospesa dalle lezioni a distanza a Torino. La sua colpa? Protestare per la Dad e stare davanti alla scuola chiusa, con connessione wi-fi, distanziamento e anche tavolino e sedia per seguire le lezioni. Insieme alla sua compagna Cecilia protesta così, pacificamente. Ma per lei, nella sostanza non c'è molto sostegno, ma anzi è arrivata una sospensione dalle lezioni. "Sono anche d’accordo con la loro protesta – racconta la preside reggente della scuola Nievo Letizia Adduci alla Stampa – ma continuare con la didattica digitale integrata prevede dei compromessi. Ci siamo dati un regolamento, con un patto di corresponsabilità, e i docenti vogliono che sia rispettato per non snaturare un ambiente aula già snaturato dal mezzo informatico. Vogliamo solo tutelare gli studenti".

"Non mi vogliono far partecipare alle lezioni dal primo giorno. Lunedì - spiega Eva - ho saltato le ore perché i docenti mi hanno respinta, dicendo che non fossi nel luogo adatto. Dicono che sia per tutelare la privacy di miei compagni, che in piazza io esponga tutti. E le discussioni stanno peggiorando giorno dopo giorno. Faccio di tutto per continuare a seguire le lezioni perché è il mio dovere, ma è anche mio diritto manifestare".