Coronavirus
Governo, dal 1° maggio visite ad amici anche in 4. Palestre riaperte a giugno
Riaprono anche le piscine, ma solo all'aperto il 15/5. Si potrà andare nei centri commerciali il sabato e la domenica in zona gialla
Governo, dal 1° maggio visite ad amici anche in 4. Palestre riaperte a giugno
L'emergenza Coronavirus in Italia continua. I numeri registrano solo rallentamenti della curva dei contagi, ma gli ospedali e in particolare le terapie intensive restano sotto stress e il dato che più allarma resta quello dei decessi, sesto Paese al mondo per numero di vittime, ieri sfiorata ancora 400 morti in appena 24 ore. Il governo si prepara comunque a delle riaperture, seppur parziali, a partire dal prossimo 26 aprile. Il percorso - si legge sul Corriere della Sera - è segnato fino al 31 luglio. Fino ad allora è stato prorogato anche lo stato di emergenza. Pranzi e cene all’aperto, spostamenti liberi tra regioni gialle, spostamenti per turismo tra regioni arancioni e rosse con la certificazione, in due per andareavisitare parenti e amici nelle zone gialle e arancioni: così riapre l’Italia dal 26 aprile. E dal primo maggio da amici e parenti si può andare in quattro, si va anche in piscina e nei centri commerciali il sabato e la domenica. Dal 15 maggio, in zona gialla, «sono consentite le attività di piscine all’aperto». Dal 1° giugno, in zona gialla, sono aperte le palestre.
Torna la fascia gialla, - prosegue il Corriere - mentre «gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori delle Regioni e delle Province autonome collocati in zona arancione o rossa sono consentiti ai soggetti muniti delle certificazioni verdi». Rimane la possibilità di muoversi da queste aree per lavoro, salute e urgenza con autocertificazione. Chi viaggia per turismo dovrà invece avere il pass. La certificazione verde «Le certificazioni verdi sono rilasciate per attestare l’avvenuta vaccinazione al termine del prescritto ciclo, l’avvenuta guarigione, l’effettuazione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo». La certificazione «ha una validità di sei mesi ed è rilasciata in formato cartaceo o digitale, su richiesta dell’interessato, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione». Ma «cessa di avere validità qualora, nel periodo di vigenza semestrale, l’interessato venga identificato come caso accertato positivo».