Coronavirus

Governo, in zona rossa basta visite ai parenti. Via libera alle seconde case

Da domani in vigore il nuovo decreto. Scudo penale e obbligo di vaccino per gli operatori sanitari

Governo, in zona rossa basta visite ai parenti. Via libera alle seconde case

L'emergenza Coronavirus continua a tenere l'Italia in ginocchio. I numeri non calano, anzi aumentano in maniera sensibile i letti di terapia intensiva occupati e in generale i ricoveri in ospedale. Il dato più drammatico resta quello relativo ai decessi. Con questi dati e le varianti che ormai dominano in tutto il Paese, il governo fa scattare da domani il nuovo decreto, che sarà valido fino al 30 aprile. Niente fasce gialle, ma se i contagi - si legge sul Corriere della Sera - caleranno in maniera vistosa, fino a 50 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti, a quel punto scatterebbe la zona bianca direttamente. È stato prorogato il coprifuoco dalle 22 alle 5 e il divieto di spostamento tra le regioni, ma con la possibilità di andare nelle seconde case. Scatta l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari e lo «scudo penale» per i vaccinatori in caso di morte o lesione grave subita da chi è sottoposto all’inoculazione.

Il decreto prevede la possibilità di riesaminare i divieti, consentendo la riapertura di alcune attività, se la regione avrà parametri da zona gialla, ma sulla valutazione peserà anche il numero di cittadini già vaccinati. Nelle regioni in fascia rossa è vietato uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute e urgenza e quindi le visite a parenti e amici non sono consentite. Mentre nelle regioni in fascia arancione - prosegue il Corriere - «è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi». In auto con non conviventi si può stare massimo in tre con i passeggeri sul sedile posteriore e mascherina indossata.