Coronavirus
“I tamponi non sono attendibili, tutta la terapia anti-Covid inficiata”
Intervista all'avvocato Mauro Sandri: "Chiusure determinate da test inattendibili. Ora porto l'Iss e il ministero della Salute in tribunale"
La diatriba fra il Comitato Tecnico Scientifico e Iss
“Nel febbraio 2020 il Comitato Tecnico Scientifico si espresse molto chiaramente su quale dovesse essere la procedura per determinare un caso confermato di positività. Detto organismo medico-scientifico consultivo governativo era consapevole fin dal 24 febbraio 2020, che il mero esame strumentale con tampone fosse del tutto insufficiente ai fini del corretto rilascio di una definizione di “caso confermato” di Covid-19, e che l’inclusione dei casi positivi asintomatici tra i “casi confermati” avrebbero determinato una abnorme sovrastima del fenomeno Covid-19. Ha ritenuto questo fatto talmente rilevante da inserirlo nel verbale”. Sandri cita altresì il Codice del Consiglio Direttivo dell'Ordine dei Medici del l’11/09/2014 (doc.n.15). L’art. 3 di tale Codice afferma espressamente che “La diagnosi a fini preventivi, terapeutici e riabilitativi è una diretta, esclusiva e non delegabile competenza del medico”.
“Quindi non solo abbiamo kit di oltre 35 cicli e il prelievo di un solo gene, quindi un test del tutto inattendibile dal punto di vista scientifico. Iss ha determinato un nuovo Gold Standard disattendendo anche quanto suggerito dal Cts, lasciando la definizione di caso confermato al solo tampone, senza alcuna diagnosi medica. Da qui, il numero abnorme di falsi positivi.”