Coronavirus

Speranza: "Richiami Pfizer e Moderna? Slittano a 42 giorni dalla prima dose"

Il ministro della Salute: "A breve gli over 60 potranno presentarsi a sera senza prenotazione per ricevere Vaxzevria"

Speranza: "Richiami Pfizer e Moderna? Slittano a 42 giorni dalla prima dose"

Il Coronavirus fa ancora paura in Italia, con i contagi che non diminuiscono come previsto, i reparti di terapia intensiva in difficoltà e il numero di morti giornaliero che resta drammatico. Ma il ministro della Salute Speranza prova a rassicurare sull'estate: "Sarà diversa rispetto allo scorso anno, ci potremo cosentire molte più libertà". Speranza fa il punto sulla campagna vaccinale. "Il confronto con l’Inghilterra - spiega al Corriere della Sera - non ha senso. Sono partiti molto prima e hanno più dosi. Con gli altri Paesi, invece, siamo allineati: tutti poco sopra le 21 somministrazioni su cento abitanti. Noi, con una media di 310 mila al giorno negli ultimi tre giorni, siamo in crescita: loro hanno avuto dei picchi molto alti negli ultimi giorni. Per tutti, però, il collo di bottiglia è nella disponibilità di dosi. E quindi, con dieci milioni di vaccini in trenta giorni si può anche toccare un picco, ma poi si rallenta. E questo vale per tutti. Noi dobbiamo accelerare ancora, questo è chiaro. Il lavoro di Figliuolo va in questa direzione. In questo trimestre attendiamo 50 milioni di vaccini. E 7,3 milioni di Johnson & Johnson".

"Aifa - prosegue Speranza al Corriere - ha già espresso un parere in cui dà la possibilità di una seconda dose al 42esimo giorno. Si recuperano due o tre settimane e può essere utile in questa fase. È un passo avanti. Anche se ribadisco che la vera svolta è avere più vaccini: avere 50 milioni permetterà la vera accelerazione. Ora la priorità sono le persone sopra gli 80 anni e poi quelli tra 70 e 80. Tra qualche settimana sarà cosentinto agli over 60 senza prenotazione di presentarsi agli hub in serata per ricevere le dosi in eccesso del giorno, solo per il vaccino AstraZeneca.Con le Regioni c’è collaborazione. Ma le scelte fuori dalle indicazioni del piano sono state errate. Adesso l’ultima ordinanza rafforza in modo ancora più perentorio criteri che erano già prescrittivi. E dice che l’obiettivo fondamentale del governo è vaccinare tutte le persone che possono perdere la vita con il virus. I numeri sono chiari: il 60% dei deceduti ha più di 80 anni, il 95% delle vittime è over 60. Quindi sono la nostra priorità assoluta. A loro le Regioni devono destinare tutte le energie e le dosi".