Coronavirus
Vaccini, Regioni in coro: "Dosi finite Basta date a caso, stiamo zitti"

I governatori hanno i frigoriferi vuoti. Il presidente della Campania De Luca attacca il governo:"Parliamo a cose fatte, basta previsioni poi sempre disattese"
Vaccini, Regioni in coro: "Dosi finite. Basta date a caso, stiamo zitti"
Il Coronavirus continua a far paura in Italia. I contagi crescono e la situazione negli ospedali resta grave, con i reparti di terapia intensiva al collasso in quasi tutte le Regioni. Preoccupano le varianti, quella inglese è presente nell'87% dei nuovi positivi. A questo si aggiunge il dato sui decessi, anche ieri sono morte in un solo giorno più di 500 persone. Ma il problema principale riguarda i vaccini. Le Regioni lamentano la scarsità di dosi a loro disposizione e minacciano di stoppare le iniezioni. Per questo, - si legge sul Corriere della Sera - da diversi governatori è arrivato un chiaro allarme: Veneto, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Puglia annunciano la sospensione della campagna: «Abbiamo finito le dosi». E per questo il presidente campano Vincenzo De Luca si sfoga: «Sarebbe bene che il governo non desse più date. Stiamoci zitti, parliamo delle cose quando sono realizzate». Rassicura, invece, il commissario straordinario all’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo: «A brevissimo avremo un’alta disponibilità di vaccini. Daremo fiato alle trombe». I segnali sono contradditori. La campagna vaccinale ha toccato un picco con oltre 282 mila dosi somministrate il 31 marzo, vicino all’obiettivo di 300 mila fissato nel piano nazionale proprio per fine mese.
Del farmaco monodose J&J - prosegue il Corriere - arriveranno in aggiunta 7,31 milioni di dosi nel trimestre, ma non si sa quando. Le Regioni non sono particolarmente in ritardo: la media di somministrazione è dell’84 per cento delle dosi a disposizione. In coda alla classifica ci sono Calabria (81,1 per cento) e Sardegna (83,2). Altro discorso quello sugli over 80. In quel caso le percentuali oscillano. La Lombardia ha avuto mille problemi con il suo portale Aria, e solo il 12 aprile cominceranno le vaccinazioni per la fascia 75-79 anni. «Oggi si vaccina poco o niente, solo i richiami - dice sconsolato il presidente veneto Luca Zaia - Abbiamo in magazzino solo Pfizer. Saranno utilizzate le 83 mila dosi rimanenti e per domenica finiranno».