Coronavirus
Zone rosse Alzano-Nembro, l'Oms chiedeva le chiusure. Ma Ranieri Guerra frenò
Il direttore generale preferì non intervenire e lasciò fare a Governo e Regione Lombardia. Due giorni dopo arrivò il lockdown totale
Zone rosse Alzano-Nembro, l'Oms per le chiusure. Ranieri Guerra frenò
L'emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta a causa soprattutto della variante delta, considerata sette volte più contagiosa del virus tradizionale. Ma forse, molti di quei 130 mila morti per Covid si sarebbero potuti evitare se fossero scattate prima le zone rosse nel Bergamasco, ad Alzano e Nembro. Il direttore della Sanità lombarda Luigi Cajazzo, secondo testimonianze e documenti che la trasmissione Report questa sera - si legge sul Fatto Quotidiano - renderà noti, chiese all’Oms di spingere il governo a misure più restrittive. I dirigenti dell’Oms si consultarono tra loro e si girarono dall’altra parte, dopo che Ranieri Guerra, assistente al direttore generale e inviato in Italia per l’emergenza, suggerì di non immischiarsi nelle beghe tra il governo Conte 2 e la Regione a guida leghista.
Era il 7 marzo, - prosegue il Fatto - forse già tardi. Il 9 Conte chiuderà il Paese. E però la dice lunga sul grado di approssimazione e sul timore dei vertici lombardi di inimicarsi il padronato locale. Report torna anche sul piano pandemico mai aggiornato dal 2006 e sul rapporto dell’Om s che definiva "caotica" e "improvvisata" la risposta italiana alla prima ondata, pubblicato e ritirato in poche ore il 14 maggio 2020. Alcune chat tra il presidente dell’Is tituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il ministro Roberto Speranza portano a ipotizzare un ruolo di quest’ultimo nella mancata ripubblicazione. “Con Kluge sarò durissimo”, annunciava Speranza, indispettito perché il governo non era stato informato della pubblicazione, riferendosi al direttore europeo dell ’Oms, il tedesco Hans Kluge. E poco dopo: "Mi ha chiamato Kluge. Si è scusato. Ha confermato che lo ha ritirato e che si propone di discuterlo con noi".