Costume
Online la collezione dell’Antico Caffè Greco di via Condotti, Roma
Oltre trecento tra opere d’arte e cimeli storici
Una collezione accumulatasi in oltre due secoli e mezzo di attività nel cuore di Roma che ha reso il Caffè punto di incontro di artisti e intellettuali di ogni genere
“Mi piace abitare in Piazza di Spagna e sa perché? Perché ogni giorno sulla tarda mattinata faccio quattro passi per le vie del centro, vado a prendere l’aperitivo al Caffè Greco…” diceva De Chirico.Salotto e storia intelletuale di Roma in trecentocinquanta metri quadrati. È l’Antico Caffè Greco di via Condotti, che un levantino di nome Nicola della Maddalena fondò nel 1760 facendone il ritrovo di notabili e goliardi. Una girandola di scrittori, sovrani, prelati, donne sapienti, gigolò, giornalisti, avventurieri e politici.La mente di Roma vive qui da duecentocinquant’anni nella celeberrima saletta “omnibus”, dove passarono Liszt, Bizet, Wagner, Goethe, Casanova, Stendhal e persino Buffalo Bill.
Gogol scrisse qui un romanzo; a Passini e Guttuso ispirò un quadro. È un monumento della Capitale, dove hanno fatto sosta tutti i grandi pensatori, artisti, letterati e patrioti, corroborati dallo scambio d’idee e dalla bevanda orientale e dove pulsò anche il cuore Risorgimentale. E se un cardinale siede al Greco? La leggenda vuole che diventi papa. Accadde a Gioacchino Pecci, divenuto Leone XIII.I primi caffè nascono in Europa nel ‘600 come piccole botteghe e diventano progressivamente nuclei vitali della vita cittadina. Ma è senz’altro nell’epoca dei Lumi, quando nasce anche il Caffè Greco, che essi diventano i luoghi in cui si materializza la creatività dei più fervidi ingegni.
Queste botteghe cominciano ad essere frequentate da intellettuali, artisti e letterati, divenendo luoghi di incontro, di ispirazione e di cultura e al loro interno la filosofia illuminista muove i suoi primi passi.Nel 1806 il prezzo del caffè aumentò notevolmente a causa del blocco continentale imposto da Napoleone. Gli altri caffettieri di Roma, per paura di perdere la clientela, tentarono di mantenere costante il prezzo delle tazze di caffè, mischiando alla preziosa polvere farine di ceci, di soia o di castagne.Al Caffè Greco invece si continuò ad usare sempre e solo puro caffè. Il prezzo raddoppiò e la tazza diventò più piccola (quella che viene usata ancora oggi), ma l’aroma inconfondibile del vero caffè decretò il successo definitivo del locale.In un’occasione Casanova scambiò per una donna vestita da uomo Giuseppe Ricciarelli anche conosciuto come Beppino della Mammana. Lo disse al Gama il quale ridendo affermò che Beppino era un famoso castrato dopodichè glielo presentò raccontando l’equivoco in cui Casanova era caduto.
A questo punto pare che il nuovo arrivato abbia proposto a Casanova di passare una notte con lui promettendogli di ricoprire sia il ruolo di ragazza che quello di ragazzo.Si racconta un aneddoto riguardante un famoso cliente occasionale della caffetteria: Henry Beyle, più noto con lo pseudonimo di Stendhal, che varcò la soglia dell’Antico Caffè Greco per cercarvi il suo sosia. Precedentemente lo scrittore francese a Terni era stato scambiato per il pittore Stefano Forby e per tale motivo era stato trattato con grandissima cortesia. Stendhal aveva cercato di chiarire l’equivoco ma non vi era riuscito tanto era somigliante al Forby. Giusto a Roma lo scrittore aveva saputo che il suo sosia era un frequentatore della famosa cafffetteria e vi si era recato, curioso di incotrarlo. Il vederlo però gli aveva provocato una grande delusione in quanto il pittore era molto brutto.
L’Antico Caffè Greco ha quindi deciso di mostrare online la sua imponente collezione composta da oltre trecento tra opere d’arte e cimeli storici, che compongono la straordinaria galleria di proprietà della Antico Caffè Greco srl e che lo rende un vero e proprio museo, sempre aperto al pubblico e senza biglietto di ingresso. Una collezione accumulatasi in oltre due secoli e mezzo di attività nel cuore di Roma che ha reso il Caffè punto di incontro di artisti e intellettuali di ogni genere. Ma la leggenda continua: recentissima l'acquisizione dell'opera "La Barca della Vita" di Domenico Morelli, opera simbolico/allegorica intrisa degli ideali patriottici ottocenteschi.