Costume
Borghi d'Italia, le piccole città d'arte si mettono in mostra
Ecco il progetto di sviluppo di 18 regioni
Di Eduardo Cagnazzi
Nell’anno del turismo nei Borghi promosso dal Mibact, i piccoli centri d’interesse artistico, culturale e paesaggistico si mettono in vetrina per mostrare il loro fascino alla XXI edizione della Borsa del Turismo delle cento città d’arte d’Italia in programma a Bologna dal 19 al 21 maggio prossimi. Luoghi unici ed affascinanti , dove il tempo si è fermato e l’ospite può riappropriarsi di una dimensione di viaggio a misura d’uomo, lontano dai percorsi turistici convenzionali, immergendosi nella vita delle piccole comunità. La Borsa avrà per tema proprio l’Italia dei piccoli paesi, oltre cinquemila, ricchi di testimonianze del passato ed ancora custodi delle tradizioni ed identità del territorio. Sono settanta i tour operator provenienti da 35 Paesi per quest’iniziativa che è promossa da Confesercenti Emilia Romagna con il sostegno dell’Enit, Apt Emilia Romagna e Comune di Bologna, con il patrocinio del Mibact. Sotto il cappello, pER (acronimo di per Emilia Romagna) un progetto del Cat, Centro assistenza tecnica Confesercenti emiliana, con il contributo scientifico di Bto Educational e Centro studi turistici. L’evento bolognese guarda soprattutto al turismo cinese in costante aumento. La kermesse si aprirà con un focus sui Borghi con la partecipazione della consigliera del ministro Franceschini per la sostenibilità nel turismo, Ottavia Ricci, del co-founder Bto Robert Piattelli, dell’assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna, Andrea Corsini, del direttore generale di Confesercenti emiliana Stefano Bollettinari, e del presidente nazionale di Assohotel, Filippo Donati. Nel corso dell’evento sarà inoltre illustrato un progetto di sviluppo dei borghi firmato da diciotto Regioni, con capofila Emilia Romagna, sostenuto dal Mibact. Il progetto, che Affaritaliani.it è in grado di anticipare) integra quattro itinerari tracciati in un unico percorso: Borghi d’Italia, Borghi storici marinari, Terre Malatestiane e del Montefeltro e Paesaggi d’autore. L’obiettivo è coinvolgere mille borghi e località con eventi, proposte di viaggio slow tra antiche architetture e suggestivi scorci, artigianato e manifatture del passato, enogastronomia tipica e tanto altro. Al convegno si parlerà anche della direttiva dell’Anno dei Borghi che prevede la creazione di un Atlante dei Borghi turistici italiani, la costituzione di un loro comitato, l’individuazione di una serie di azioni da inserire all’interno della progettualità del Piano strategico del turismo. Infine, saranno individuati alcuni borghi che già hanno dato avvio a progettualità concrete di turismo sostenibile e che possono rientrare nel progetto di digitalizzazione nazionale condotto dal Mise.
Il cuore della manifestazione è comunque costituito dal workshop di livello internazionale che vedrà impegnati circa settanta tour operator della domanda specializzata straniera e italiana che incontreranno gli imprenditori dell’offerta turistica tricolore. Oltre a sei tour riservati agli operatori in Emilia Romagna, ed altri due nel Polesine e in Umbria, in occasione delle Giornate del Patrimonio Unesco, è previsto un workshop tra domanda e offerta con la partecipazione di circa 400 seller. Per i promotori dell’iniziativa, l’importanza dell’evento è dato dai numeri: dalla sua prima edizione ad oggi la Borsa ha accolto quasi 2mila tour operator da ogni parte del mondo e circa 8mila seller da tutta Italia che hanno dato vita a più di 52mila contatti commerciali per un valore d’affari stimato in oltre 21 milioni di euro. Sono 5.568 i comuni italiani al di sotto dei 5mila abitanti, il 69,8% del totale, tali da rientrare nella categoria dei Borghi, secondo la direttiva del ministro Dario Franceschini. Quasi tutti i gli ambiti della Valle d’Aosta rientrano in questa categoria, circa un terzo appartengono alla regione Puglia. Secondo l’Istat, che cataloga le località italiane in base alla risorsa turistica prevalente, il 63,7% dei borghi non rientra in una tipologia definita, il 19,4% è classificato come località montana, il 10,5% come località collinare.