Costume
Cosmetici, oltre 1000 prodotti con sostanze nocive nella black list

Oltre 1000 cosmetici contenenti sostanze pericolose nella black list dell'associazione dei consumatori francesi UFC-Que Choisir
UFC-Que Choisir, l'associazione dei consumatori francesi, ha pubblicato una lista di oltre 1000 cosmetici contenenti sostanze pericolose. Deodoranti, gel doccia, prodotti per bambini, cosmetici, dentifrici, creme solari e altro ancora. Tutto il comparto della bellezza è stato passato ai raggi x da questa indagine, che aggiorna quella pubblicata lo scorso anno: ne è uscita una lista di 1017 cosmetici di uso comune contenenti almeno una delle 12 sostanze giudicate potenzialmente pericolose: sostanze allergizzanti, irritanti, tossiche o riconosciute come interferenti endocrini.
Tra queste, ci sono per esempio il Bha-Bht, sigla del butilidrossianisolo, antiossidante sintetico che evita ai grassi contenuti nelle creme di irrancidire, il MIT (methylisothiazolinone: potente antimicrobico sintetico utilizzato come conservante ) e il MCIT (methylchloroisothiazolinone: anch'esso una sostanza conservante sospettata di essere allergizzante). In particolare, ci sono 23 prodotti di cui l'associazione chiede il ritiro dal mercato perchè contengono sostanze vietate.
Grâce à vos contributions retrouvez + de 1000 produits dans notre liste de #cosmétiques avec substances indésirables https://t.co/5w4wannc7S pic.twitter.com/nVslmSfdGr
— UFC-Que Choisir (@UFCquechoisir) 7 giugno 2017
Altri esempi? Il sodium lauryl sulfate, agente detergente accusato di provocare irritazioni, e l'isobutylparaben, appartenente alla famiglia dei parabeni, utilizzati dalle case produttrici per le loro proprietà battericide e funghicide per consentire ai prodotti di mantenersi abbastanza a lungo senza refrigerazione sugli scaffali dei negozi.
I parabeni possono essere causa, in soggetti sensibili, di dermatiti da contatto, ma di asma o di reazioni anafilattiche. Secondo alcuni studi, avrebbero anche un’attività simile a quella degli ormoni e questo li porterebbe a essere letti dal nostro organismo come fossero ormoni, causando potenzialmente una lieve alterazione della funzionalità del sistema endocrino.