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Crisi Covid, per ripartire le aziende puntano sull'analista predittivo

TECNOLOGIA POST COVID, IL LAVORO DEL FUTURO È L’ANALISTA PREDITTIVO: LO RICERCANO 7 AZIENDE SU 10

L’emergenza sanitaria ha messo a dura prova la resilienza di milioni di giovani, rendendo ancora più difficile la ricerca del lavoro. In loro aiuto può venire la tecnologia e il mondo del digitale. Secondo una recente ricerca pubblicata su Financial Express, il 72% delle aziende è alla ricerca di analisti predittivi, figure che attraverso lo studio dei Big Data possano identificare i modelli, anticipare i comportamenti futuri dei clienti, le tendenze di vendita e i risultati di marketing. Le organizzazioni che fanno leva sulle strategie di marketing predittivo, infatti, ottengono il 64% di possibilità in più di attrarre il pubblico desiderato: lo ha rilevato un’indagine di Market Insider pubblicata su Fox Business. La raccolta dei dati dei clienti per migliorare i futuri sforzi di marketing non è di per sé una pratica nuova, ma le strategie moderne adoperano algoritmi di apprendimento automatico e di intelligenza artificiale per elaborare volumi di informazioni precedentemente inimmaginabili. Le aziende che utilizzano questi sistemi, infatti, possono sfruttare i database aggregati dei profili dei clienti e dei fornitori e arricchire i lead, analizzando le prestazioni del programma. L’esempio più lampante è rappresentato dai siti di e-commerce, cresciuti in maniera esponenziale durante il lockdown: +158% secondo un’indagine pubblicata su CNN. Quando gli utenti inseriscono un prodotto nel carrello, infatti, vengono analizzati da un modello predittivo che incorpora la storia degli acquisti rispetto ai record anonimi di acquirenti con preferenze simili e suggeriscono il prodotto interessato. Tattica estremamente utile anche in un’ottica B2B.

A commentare queste ricerche ci pensato la dott.ssa Graziella Di Filippo, ingegnera abruzzese che ha realizzato un marketplace legato al mondo edilizio, capace di restituire una visione clientecentrica: “Sfruttare l’analisi predittiva rappresenta senza ombra di dubbio la nuova frontiera della monetizzazione dei dati e può aiutare molte imprese nella ripresa dal Covid. Un modello di marketing che si può applicare perfettamente anche al mondo dell’edilizia ed è per questo motivo che ho realizzato Portale Bonus 110, un progetto unico nel suo genere che si avvale della Folksonomia, ovvero della costruzione di un ecosistema di dati basato su dei Tag, realizzato dagli utenti e che genera un sistema di autovalutazione. Si viene a creare in questo modo un’esperienza collettiva che rappresenta il risultato dei comportamenti e delle azioni degli utenti commesse sul Portale e viene utilizzata per creare la miglior comunicazione possibile allo scopo di aumentare gli iscritti sulla piattaforma con il maggior dettaglio degli immobili registrati dai committenti e fare in modo che tutti abbiano un comportamento virtuoso nei confronti degli altri. Un paradigma purtroppo assente dal panorama attuale degli e-commerce”.

L’analisi predittiva, inoltre, registrerà un vero e proprio boom nei prossimi anni. Si tratta di un segmento tecnologico che, secondo una recente indagine di Allied Market Research pubblica su Globenewswire, avrà un vero e proprio boom nel post Covid, raggiungendo i 645,58 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita annuo del 25,2%. Trend positivo che interesserà settori trasversali: dal turismo al medicale, fino ad arrivare all’edilizia. L’utilizzo dei Big Data per gestire le sfide del settore è un pensiero condiviso anche dall’University of Michigan che, in uno studio condotto su Data Journal, ha evidenziato come le skill dell’analista predittivo rappresentino una risorsa fondamentale per le aziende.