Costume
Dieta vegetariana, ai bambini è consigliata? Dibattito aperto su Affaritaliani
Diete vegetali ai figli minori? Ne parliamo con la Società scientifica di nutrizione vegetariana e lo Studio legale Bernardini De Pace
Dieta vegetariana ai bambini? Il dibattito su Affaritaliani.it
Si è acceso il dibattito su Affaritaliani.it dopo la pubblicazione di un articolo legato alla dieta vegetariana fatta seguire dai genitori ai figli minorenni. Nella rubrica L'avvocato del cuore, curata per Affari dallo Studio legale Bernardini De Pace, la dottoressa Francesca Albi ha risposto al quesito posto da un padre separato che chiedeva se è possibile opporsi all'ex moglie che ha imposto la dieta vegetariana alla figlia di 5 anni. (L'articolo è leggibile cliccando qui).
La lettera della Società scientifica di nutrizione vegetariana (SSNV)
A scrivere è oggi la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (Ssnv) con una lettera aperta che riceviamo e pubblichiamo integralmente qui sotto:
"Con questa lettera al direttore di Affari Italiani, questa società costituita oltre venti anni fa con la finalità di diffondere la giusta informazione nell’ambito delle diete vegetariane, vuole rispondere e controbattere ad un articolo apparso sul sito di questa testata lo scorso sabato, 20 febbraio.
Nell’articolo, all’interno del blog a cura dell’avvocata, rispondendo ad un quesito di un padre separato, l’avvocata dipinge la scelta vegetariana adottata dalla ex moglie del richiedente consiglio legale per sua figlia, come ‘un comportamento’ che metterebbe in serio pericolo la salute del minore perché, a detta sua, “si contrappone alle indicazioni dei medici nutrizionisti, i quali unanimemente sconsigliano da sempre di far seguire queste diete ai bambini e agli adolescenti.”.
Niente di più falso, ne è solo un esempio questa associazione di cui fanno parte pediatri, medici nutrizionisti, biologi dietologi e altri professionisti della salute i quali da oltre vent’anni, vista la letteratura scientifica più aggiornata, non solo non le sconsigliano, ma le caldeggiano, in qualsiasi fascia di età, comprese donne in gravidanza e bambini. Torniamo all’articolo.
Più avanti nel pezzo, l’avvocata si rammarica che un disegno di legge che ravvedeva in questa condotta un comportamento ‘delittuoso’ e a cui si sarebbe potuto assegnare una pena fino a un anno di carcere, era stato bocciato prima ancora di poter arrivare alle Camere per essere discusso. Un articolo quello della dottoressa Albi che ci riempie di meraviglia e stupore per la mancata conoscenza da parte dell’avvocata, non solo di nozioni di scienza dell’alimentazione definitivamente acquisiti anche dall’opinione pubblica, ma soprattutto di ciò che è la sua stessa materia: il diritto dei genitori di educare i propri figli secondo la propria etica e credenze, come sancito dagli articoli 2 e 21 della Costituzione.
Tanto più che lo stesso Ministero della Salute assicura la possibilità per i genitori di avere pasti vegani a scuola, diritto riconosciuto dallo Stato italiano a ogni genitore che ne faccia richiesta, come ribadito chiaramente in una nota del 5 maggio 2016 del Ministero della Salute. La necessità di prevedere menù alternativi viene, infatti, sancita anche dalle “Linee di Indirizzo Nazionale per la Ristorazione Scolastica” proposte dal Ministero della Salute, che a pagina 22 recitano testualmente: “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori.”
Se la dieta vegana fosse davvero un comportamento delittuoso e dannoso per la salute dei minori, lo Stato difenderebbe questo diritto dei genitori? Ricordiamo infatti che una dieta vegana propriamente detta non può essere considerata restrittiva, come suggerito in diversi passaggi del suddetto articolo, in quanto in grado di fornire tutti i nutrienti necessari all'organismo (per inciso, le proteine animali NON sono necessarie) attraverso l'assunzione di tutti i cibi vegetali (cereali, legumi, verdura, frutta, frutta secca a guscio) e l'attenzione ai nutrienti critici, alcuni dei quali, come la vitamina D e in minor misura la vitamina B12, sono critici in tutti i tipi di diete, anche quelle quindi che includono cibi animali.
Fortunatamente oggi le conoscenze ci sono e sono disponibili a tutti, genitori ma soprattutto professionisti, ai quali i genitori dovrebbero potersi affidare con fiducia. Per tale motivo SSNV-Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana ha creato una rete di professionisti, la ReteFamigliaVeg, competenti in nutrizione plant-based e con conoscenze specifiche per la madre e il bambino. Si tratta di professionisti che hanno seguito corsi di formazione specialistica e che quotidianamente vedono nei propri studi professionali questi soggetti.
È dall'esperienza di questa vasta rete di professionisti che ci sentiamo di ribadire ad alta voce l'affermazione che le diete a base vegetale, incluse quelle vegane propriamente dette, sono sicure per il bambino, e potranno conferirgli un futuro di miglior salute da adulto. Già per il bambino infatti è possibile affermare che i tassi di sovrappeso-obesità, di cui sono affetti 1/3 dei bambini italiani e che è la madre di tutte le malattie cardiometaboliche, sono estremamente ridotti nei bambini che seguono diete a base vegetale. Uno studio condotto del 2004 su bambini italiani delle scuole secondarie (a dieta onnivora) ha mostrato molte criticità quali: elevate assunzioni di grassi totali e saturi, basse assunzioni di frutta e verdura, fibra, calcio e ferro, con ridotte assunzioni di carboidrati complessi ma elevate assunzioni di zuccheri semplici.
Gli autori concludono quindi che nella prima infanzia le diete latto-ovo-vegetariane e vegane, in confronto con quelle onnivore, sono in grado di fornire le stesse quantità di macronutrienti, assicurando una crescita normale. Non ci sono quindi evidenze valide per sconsigliare le diete a base vegetale a genitori che per motivate convinzioni vogliano estendere questa scelta ai propri figli: non sono evidenze scientifiche le sporadiche segnalazioni di bambini malnutriti, additati come vegani ma che tali non sono. La letteratura emergente conferma per contro la sicurezza di queste diete.
La realtà, quella che i nostri professionisti della ReteFamigliaVeg vedono tutti i giorni, è quella di famiglie costituite da genitori attenti e responsabili e da bambini meravigliosi. Uno spicchio di questa realtà è stato documentato in questo breve video dal titolo ‘Bambini vegani meravigliosi’. Chiediamo quindi a questo giornale di eliminare l’articolo, ovvero emendarlo delle dichiarazioni che contraddicono le risultanze scientifiche più accreditate e aggiornate, oltre che la legge stessa, non configurandosi le diete vegetariane seguite dai minori né come pericolose per la loro crescita, né fuori legge per la legge italiana. Ringraziamo molto per la gentile attenzione e, in attesa di un cortese cenno di riscontro, auguriamo una buona giornata."
La risposta dello Studio legale Bernardini De Pace alla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana
"Rispondo alla Vostra lettera indirizzata al direttore del quotidiano on-line Affari Italiani.
Sono sorpresa che da una Società vegetariana così sensibile alle sofferenze degli animali provenga una lettera così insensibile alla libertà di pensiero e di giudizio di chiunque non sia vegetariano.
Peraltro, il lavoro da Avvocati, nel nostro studio (noi siamo del tutto insensibili alle discriminazioni sessiste che non vedono nel ruolo professionale la neutralità, ma impongono la declinazione al maschile o al femminile) ci impone di dare informazioni sui quotidiani di racconti della giustizia, per spiegare al pubblico cosa succede nelle aule dei Tribunali.
Vi sembra così strano che ci sia una lite tra genitori sull’essere vegetariani o carnivori? Vi sembra così strano che un giudice abbia deciso (liberissimo nel suo potere discrezionale) che una dieta omnicomprensiva sia più rassicurante di una dieta limitante? Da dove nasce la Vostra presunzione anti-democratica di abbattere o eliminare qualsiasi pensiero che sia diverso dal Vostro? Non è il caso di rispettare oltre agli animali anche le persone? La varietà dei pensieri non deve morire nella pretenziosa uniformità.
Lo sapete che l’unanime giurisprudenza dispone ai sensi dell’art. 337 ter c.c. che “in regime di affidamento condiviso la responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi i genitori e che le decisioni di maggiore interesse per i figli relative, all’istruzione, educazione, salute (…) devono essere assunte di comune accordo, tenendo conto della capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli; in caso di disaccordo la decisione è rimessa al giudice.”? Lo sapete che in linea di massima i genitori sono due e devono essere d’accordo nel modo di alimentare, educare, vestire, far socializzare e curare i figli? Secondo Voi, non ha il diritto di opporsi un genitore, se crede, perfino sbagliando, che i metodi dell’altro siano meno opportuni? O dobbiamo avere tutti un pensiero unico e possibilmente vegetariano?
Peraltro, vi rendete conto che ho citato una proposta di legge? Il Vostro pensiero antidemocratico non Vi permette di guardare oltre il Vostro naso? E poi, dove avrei scritto che la dieta vegetariana “metterebbe in serio pericolo la salute del minore”? Vi risulta che ci possano essere problemi in relazione a qualunque dieta o scelta alimentare? Non possono esserci anche per la dieta vegana o vegetariana? Ricordate il bimbo di Nuoro?
Concludendo, sarò libera di esprimere il mio pensiero o dovrò omologarmi alla Vostra visione a senso unico: O VEG O NIENTE?"
Dott. Francesca Albi
La controreplica della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana
Gentile redazione di AFFARI ITALIANI,
e per conoscenza Egregia dottoressa Francesca Albi,
innanzitutto vi ringraziamo molto per l'attenzione riservata alla nostra lettera e per averla pubblicata integralmente.
Vorremo solo chiarire alcuni punti sollevati dalla replica dell'avvocato Albi.
In breve:
- SSVN non è una organizzazione per la difesa dei diritti degli animali, ma un'associazione di medici, inclusi pediatri, biologi nutrizionisti, dietisti e altri professionisti della salute. È dunque un'associazione medico-scientifica che si occupa solo di salute e nutrizione.
- Ci sembra assurdo che possa essere considerata "antidemocratica" la nostra richiesta di pubblicare su un quotidiano online così importante come AFFARITALIANI.IT, informazioni reali e certe, confortate da basi scientifiche accreditate e aggiornate. Sui temi della salute non possono valere le opinioni personali (come quelle che l'avvocato Albi esprime), ma valgono le evidenze scientifiche, nonché l'esperienza della pratica clinica.
- Il nostro intento, con la lettera che abbiamo inviato, era di dare il nostro contributo professionale in una materia che era stata trattata in modo non informato. Non si può parlare di 'libertà di esprimere il proprio pensiero' in questioni legate alla salute delle persone: ci si deve basare sui fatti, perché si tratta di una materia troppo importante, che riguarda molte famiglie italiane con figli.
Per questo motivo, rimaniamo a disposizione per qualsiasi ulteriore futura necessità di questa redazione di sentire il parere informato di specialisti in alimentazione e nutrizione plant-based.
Buon lavoro e buona giornata a tutti e ancora molte grazie per la gentile attenzione e la collaborazione.
Il Consiglio Direttivo di SSNV