Costume
Firenze, si va per botteghe... Alla scoperta degli artigiani della città
“Vo per botteghe” è un progetto nato dalla Fondazione Romualdo Del Bianco per valorizzare l'eccellenza delle botteghe artigiane fiorentine
Di Franca D.Scotti
Siamo tutti incantati dalla creatività e maestria degli artigiani italiani.
Orafi, pellettieri, mobilieri, cappellai, profumieri, producono oggetti che sono spesso piccoli capolavori. Con il valore aggiunto di tramandare un’arte manuale che ha anni, se non secoli, di tradizione.
Ma le difficoltà non mancano, la quotidianità vive di tanto lavoro e pochi riconoscimenti. Per non parlare della concorrenza spietata di manovalanza a basso costo.
E’ allora davvero encomiabile l’iniziativa nata da una Fondazione e due hotel fiorentini, che vuole valorizzare il territorio, avvicinando i viaggiatori alle antiche tradizioni della città.
La Fondazione Romualdo Del Bianco e gli hotel Pitti Palace al Ponte Vecchio e Laurus al Duomo, già protagonisti di progetti dedicati a sviluppare un turismo consapevole ed esperienziale, lanciano il programma “Vo per botteghe”.
Un titolo decisamente accattivante che invita il turista di passaggio a Firenze ad inserire nel suo classico tour culturale anche alcune ore di tour gratuito dedicato alla scoperta di qualche bottega storica artigianale. In piena tendenza con l’esigenza così attuale di un viaggio consapevole, alla scoperta delle vere radici del territorio e della sua storia.
Accompagnati da una persona esperta appositamente formata del Centro Congressi al Duomo, si scoprono, spesso in un dedalo di vicoli dove mai troveremmo da soli l’indirizzo giusto, dei veri tesori.
Pareti coperte da foto d’epoca, che raccontano un intero mondo, tavoli massicci che hanno visto il lavoro di decine di mani, bulini, martelletti, stampi, pietre dure, lamine di metalli preziosi, bilance di ottone, disegni e merletti rinascimentali da riprodurre minuziosamente, stoffe coloratissime, smalti, ceralacche, ceramiche, legature in cuoio e pergamena, spartiti musicali, edizioni rare e fuori commercio, carte geografiche.
E poi flaconi, vasi da farmacia in ceramica bianca e blu, alambicchi, pout pourri di erbe profumate, vasetti di aromi essenziali.
Senza dimenticare tutto il mondo artigianale del food, dalle antiche macellerie alla lavorazione delle spezie.
E, con la scoperta di questo mondo affascinante e autentico, la storia vissuta dei protagonisti che raccontano episodi, vicende familiari, segreti del mestiere. L'iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione dell'Associazione Esercizi Storici Tradizionali e Tipici Fiorentini e con il Patrocinio dell'OMA Osservatorio dei Mestieri d'Arte, associazione impegnata nella salvaguardia e promozione dell'artigianato artistico e del patrimonio dei mestieri d'arte.
Fuori dalle botteghe c’è tutto lo splendore di Firenze, città d’arte e di bellezza quanto poche altre città al mondo.
Visitando e scoprendo le botteghe tradizionali, con il loro gusto, il saper fare, l’armonia degli oggetti prodotti, si capisce forse meglio di che cosa è fatto il miracolo di questa città.
Il progetto “Vo per botteghe” rientra in una particolare nuova filosofia dell’ospitalità, nata all’interno dell’attività di dialogo fra culture della Fondazione Romualdo Del Bianco.
Life Beyond Tourism®, di cui gli Hotel sono sede di pratica applicazione, e che caratterizza l'intera impostazione dell'ospitalità del Centro Congressi al Duomo di Firenze, è una nuova visione del turismo, anche di massa, costruito sul dialogo, lo scambio interculturale, l’attenzione alla salvaguardia del patrimonio storico-artistico.
Forte di una vocazione turistica alberghiera con profonde radici nel territorio fiorentino e per la volontà dei suoi stessi fondatori, oggi giunti alla terza generazione, il Centro Congressi al Duomo promuove, oltre a questo progetto, una serie di altre iniziative ed eventi a carattere scientifico-culturale, con ospiti provenienti da tutto il mondo, con un'importante ricaduta di immagine a livello internazionale per la città di Firenze.