Frutta e verdura sono ancora un miraggio nella dieta alimentare dei più piccoli. Basta però presentarle in maniera diversa.
Nel 2017 gli italiani ne hanno consumato circa 8,5 milioni di tonnellate, un quantitativo superiore del 3% rispetto all'anno precedente.
Convincere un bambino a mangiare verdura è una impresa piuttosto ardua: salvo rare eccezioni, le cinque porzioni di frutta e verdura consigliate dai nutrizionisti sono un miraggio nella dieta alimentare dei più piccoli. Di qui l'idea dell'Istituto italiano alimenti surgelati, che ha visto crescere nell'ultimo anno le vendite di verdure sotto zero, di fornire alcuni consigli per aumentare il consumo di questi alimenti partendo magari dal buon esempio degli adulti. Il primo suggerimento è quello di coinvolgerli nella preparazione dei piatti, affidando loro attività più semplici. Mangiare qualcosa che hanno visto nascere e che hanno conosciuto in tutte le fasi di preparazione, può rassicurarli e vincere la paura delle verdure. Analogamente, si può coinvolgerli durante la spesa, chiedendo loro consiglio sulle verdure da mettere nel carrello. Si può giocare poi la carta dell'estetica dei piatti, presentando le verdure in modo cromaticamente divertente e in formati d'appeal. Zucchine, spinaci, carote, peperoni e zucca consentono preparazioni coloratissime e attraenti per i più piccoli. Questo fa il paio con l'idea di dare vita a preparazioni allegre e invoglianti come possono essere polpettine, frittate, crocchette, bocconcini a forma di animali, lettere, cuori, faccine sorridenti, ma anche frullati, estratti e così via. Un'altra arma nascosta è nella pizza che può essere proposta con qualche verdura di stagione. Perchè il tentativo di far mangiare le verdure non si riveli vano, occorre poi proporre porzioni non eccessive, che siano rispondenti al fabbisogno e all'età. Infine l'esempio degli adulti: se i genitori mangiano tanta verdura, i bambini avranno sempre davanti agli occhi modelli positivi a cui ispirarsi e saranno invogliati a mangiarne anche loro. In realtà l'Italia è tra i pochi Paesi europei considerati virtuosi da questo punto di vista: nel 2017, gli italiani hanno consumato circa 8,5 milioni di tonnellate di frutta e verdura, un quantitativo superiore del 3% rispetto all'anno precedente. Anche il ricorso alle verdure surgelate è aumentato notevolmente: nel 2016, ne sono state consumate complessivamente (tra retail e food service) 395.500 tonnellate e nel 2017 -complice anche l'esplosione di nuove tendenze alimentari come il biologico o il forte incremento di vegetariani e vegani- la crescita dei vegetali, complessivamente, ha toccato quota 408.200 tonnellate, con un aumento del 3,2%, cui fa il paio un +7,8% per zuppe e minestroni e un +5% per i vegetali preparati, nei primi 2 quadrimestri dell'anno. Se è vero, dunque, che nel 2017 gli italiani hanno consumato quasi 8,5 milioni di tonnellate di frutta e verdura “questo dipende anche dalla capacità di presentarle in maniera diversa. Uno degli esempi è il nuovo snack salutistico lanciato due mesi fa, il QB Crock, uno snack di frutta e verdura liofilizzata, naturale al 100%, senza zuccheri aggiunti e conservanti, privi di glutine e di ogm”, sostiene Daniele Ciavolino, amministratore dell’azienda produttrice e distributrice dello snack, prodotto in Italia in quattordici gusti che equivalgono a 60 grammi, in alcuni casi anche a 100 grammi, di verdura fresca e di frutta fresca.