Gucci sempre più animalista: no anche alla lana d'angora
Gucci, dopo le pellicce la maison mette al bando anche l'angora. Esultano gli animalisti
Non solo pellicce. Continua la svolta animalista di Gucci, che ora dice basta anche alla lana d'angora.
Con la sua ultima decisione animal-friendly, la maison si unisce ad altre società come Calvin Klein, Ralph Lauren, Anthropologie, Asos, BCBG Max Azria e Gap che hanno bandito la pelliccia e l'angora dalle rispettive collezioni.
Soddisfatta la PETA secondo cui Gucci è uno dei 330 marchi che hanno detto basta a questo tipo di lana. La speranza è che una tale prese di posizione indirizzi le politiche anche di altri marchi vista l'influenza del direttore creativo, Alessandro Michele, nel settore della moda.
Il marchio italiano è più in linea con la filosofia di Stella McCartney, sempre del gruppo Kering, che ha a lungo evitato l'uso di pellicce e pellami. Una portavoce della PETA ha detto he il gruppo sta sollecitando Kering a vietare l'angora in tutti i suoi marchi e ai rivenditori come Nordstrom a seguirne l'esempio.