Costume
Il bambino da Oscar con Benigni in "La vita è bella", ora fa il contact tracer
Giorgio Cantarini: "È un lavoro soltanto momentaneo. Ma in questo periodo tutti dobbiamo rimboccarci le maniche"
Cinema, il bambino da Oscar de "La vita è bella" ora fa il contact tracer
L'emergenza Coronavirus ormai paralizza il mondo da un anno intero. Oltre al dramma dei contagi e dei morti bisogna fare i conti anche con una pesante crisi economica. Tra i settori più in sofferenza c'è soprattutto il cinema, con le regole anti Covid che limitano molto le riprese. Un esempio di queste difficoltà è rappresentato da Giorgio Cantarini, il piccolo Giosuè de "La vita è bella", il film di Benigni premiato con l'Oscar. Quella sua interpretazione al fianco del celebre attore e regista - si legge sul Messaggero - gli è valsa lo Young Artist award: è stato il più giovane attore a esserne insignito nonché l'unico in Italia. Da allora Cantarini, che oggi ha 29 anni ed è un attore di Montefiascone, in provincia di Viterbo, ha recitato in diverse altre pellicole.
Poi, a cambiare i piani - prosegue il Messaggero - è arrivata la pandemia: così dagli States è tornato a Montefiascone. E qui ha deciso di partecipare al bando della Protezione civile alla ricerca di figure professionali per rafforzare l'attività di contact tracing negli uffici della Asl territoriale. "I teatri sono chiusi e lavorare sui set in questo momento è alquanto difficile. Insomma, di occasioni intorno al mondo artistico ce ne sono poche", ammette Cantarini. Ed è così che gli è venuta l'idea. "È un lavoro soltanto momentaneo. Ma in questo periodo tutti dobbiamo rimboccarci le maniche per poter guadagnare qualcosa e così ho fatto anche io".