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Il "New York Times" scommette sulla nostalgia per gli anni 60

Dom Serafini

Ha iniziato con i ricordi della camminata sulla luna, poi ha celebrato il 50mo anniversario della camminata su "Abbey Road" dei Beatles, e quindi é passato all'anniversario di Woodstock, senza mai fermare il filone nostalgico (che apparentemente ha fatto colpo sui lettori), proseguito con il suo "New York Times Book Review" che ha celebrato tanti libri dedicati agli anni 60, come quelli di narrativa sull'anno 1969 ("Chances are.." di Richard Russo). Nella stessa edizione il "Book Review" si chiedeva: "Perché questo sguardo senza sosta al passato"? E poi ha elencato gli anniversari, oltre a quelli citati sopra, il movimento sui diritti dei gay e l'orrore degli omicidi di Charles Manson. A far leva su questo fenomeno non poteva mancare Hollywood che, con tanta fanfara, celebra il 25mo anniversario di "Friends" e il 40mo anniversario di "Star Trek". Poi, ci sono film come "C'era una volta... a Hollywood", il nuovo film di Quentin Tarantino e spettacoli teatrali a Broadway come "Jersey Boys", su Frankie Valli ed il complesso "The Four Seasons".

É stato scritto che la nostalgia é un'emozione che influenza la gente in modo positivo, riportando alla memoria eventi piacevoli, ma potrebbe anche essere una manifestazione legata all'ansia. Infatti, il 51% della popolazione americana ha dichiarato che la qualitá della vita é peggiorata dagli anni 50. A livello internazionale, poi, nel mondo si susseguono leader che inducono piú ansia che tranquillitá, a partire dal presidente americano Donald Trump, poi il turco Recep Tayyip Erdogan, il russoVladimir Putin, l'ungherese Viktor Orban, il giapponese Shinzo Abe, il venezuelano Nicolás Maduro, il filippino Rodrigo Duterte, e l'israeliano Benjamin Netanyahu, giusto per citarne alcuni, senza parlare poi della Brexit e Boris Johnson.

Anche questo giornalista ha cavalcato i sentimenti nostalgici degli anni 60 in Italia con il libro "Ero Gracile: la rivincita della B12", anticipando addirittura il filone che oggi il "New York Times" mette in mostra quotidianamente. Il sottotitolo del libro infatti é "I ricordi di un'epoca strana e divertente che sembra lontana", ad indicare più l'aspetto positivo della nostalgia che non l'ansia legata a momenti che sembrano persi.