Costume

Le star mondiali puntano sull'olio nostrano, ma l'Italia non sa valorizzarsi

di Antonio Amorosi

L'Italia lentamente sparisce perché non sa puntare sui suoi tesori. Sting, Jim Kerr, Greenwood (Radiohead) vendono la qualità italiana. Olio a 68 € a litro

Ovvio: se accetti che delle meraviglie diventino solo business e non luoghi da abitate, la gente comune migrerà altrove o resisterà non potendosi permettere figli. E’ la nostra storia recente. La catastrofe italiana a Cetara diventa ecatombe: 3 nati nel 2021 e tanti morti. Restano gli anziani e le società che fanno business.

Se da decenni non c’è alcun welfare per invertire la tendenza, come ha spiegato di recente il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida aggiungendo “non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica”... si dice “vabbè, gli italiani fanno meno figli e li sostituiamo con qualcun altro”, il risultato finale è inevitabile. Scandalo: ha parlato di sostituzione etnica! E cosa sarebbe altrimenti, quando importiamo forza lavoro immigrata che nessuno ha risorse adeguate per integrare? Che giustamente tutto hanno come priorità fuorché portare il marchio dell’Italia nel mondo, con il suo portato di cultura, arte, bellezza, paesaggi mozzafiato, eleganza, gusto, ingegno, lavoro, socialità?

Viviamo immersi nella bellezza, come nessuno sul pianeta, una qualità di cui in Italia può usufruire anche chi è povero, non solo i ricconi. Ma gli immigrati non sono italiani, tanti vivono in ghetti riproducendo nel Belpaese le proprie culture, lo Stato non interagisce con le loro famiglie se non in termini vessatori, i loro figli sanno poco di dove vivono, la globalizzazione dà loro ancora meno contatti col territorio e chi prova a fare l’italiano di seconda-terza generazione si prende pure delle pernacchie e delle angherie. Siamo tutti meticci e un miscuglio di culture antiche ma non per questo chi è cresciuto e vissuto in Italia ha lo stesso portato culturale di chi lo ha fatto in una regione della Cina, in Sudafrica, negli Stati Uniti o in qualsiasi altro interessante luogo del mondo. Ma sì sa, nel nostro tempo l'ottusità ideologica è diventata intelligenza intellettuale, questione che fa almeno ridere o ricrederci sull'intelligenza.