Marrakech fra modernità e tradizione. Il reportage
Viaggio a Marrakech. Da pochi giorni inaugurato il volo Napoli-Casablanca
Di Harry di Prisco
Marrakech la rossa, chiamata così non certo per il suo colore politico, come accade da noi, ma per il colore ocra delle sue mura lunghe 19 chilometri, costruite insieme alla città fra il 1.062 e il 1.070.
La meta è stata sempre ambita dai viaggiatori di tutti i tempi, non facile da raggiungere in quanto considerato un viaggio impegnativo. Ora questo sogno è diventato realtà grazie alla compagnia di bandiera del Marocco Royal Air Maroc che nei giorni scorsi ha inaugurato la tratta Napoli - Casablanca che in poco più di tre ore collega comodamente con modernissimi aerei Napoli alla più importante città marocchina. I voli vengono effettuati il martedì, giovedì e sabato con partenza alle 17,35 e arrivo alle 20, l’offerta lancio a/r è di euro 120 tasse incluse. La coincidenza per Marrakech é poco dopo l’arrivo e, in men che non si dica, eccoci arrivati nella stupenda città rossa, la più importante delle quattro città imperiali.
Nel Novembre 2016 Marrakech ha ospitato la COP22 per individuare a livello mondiale soluzioni concrete al riscaldamento globale. Nello scorso anno due milioni di persone hanno visitato la città.
Per accogliere i 30.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo, la città ha attivato numerose operazioni che hanno consentito una riorganizzazione sostenibile. Questi interventi l’hanno resa una delle più popolari destinazioni turistiche green friendly e città sinonimo di eco-turismo. "E’ stata un'opportunità per il Marocco e Marrakech per dimostrare sul campo la sua capacità di tradurre in progetti concreti gli impegni assunti in campo ambientale", dice Ahmed El Moutassadek, vicesindaco di Marrakech e responsabile degli affari ambientali. L'evento ha consentito alla città di realizzare importanti opere, quali: una nuova flotta di 30 autobus elettrici; un impianto di biogas in grado di produrre elettricità per un megawatt; l’installazione di pannelli fotovoltaici alla stazione ferroviaria; l'implementazione di 60.000 punti luce dell’illuminazione pubblica e il rinnovamento di 22 giardini per renderli parchi ecologici. Nota per il suo palmeto, l’uliveto di Bab Jdid, i giardini Agdal, Majorelle e Menara, la città è “green attitude”, dove i giardini e gli spazi verdi hanno sempre avuto una posizione di rilievo nell’area urbanistica.
Marrakech è una città di profondi contrasti, sospesa fra modernità e tradizione, fra povertà ed estrema ricchezza che si può osservare visitando i suoi numerosi hotel di lusso. Royal Mansour, La Sultana, Le Méridien N'Fis, Jardins de la Medina solo per citarne alcuni, nei quali gli standard europei sono ampiamente superati, dotati di ogni confort, con un quid in più: la disponibilità di tutto il personale, di ogni livello, a contatto con gli ospiti di soddisfare ogni esigenza prima ancora che venga manifestata. Dagli alberghi ai locali notturni il passo è breve, ci si trova a visitare una città by night che quasi sorprende. Il tour non può che iniziare dal Jad Mahal, nel quartiere residenziale dell’Hivernage, il quale più che un luogo è un'esperienza. Il ristorante al lume di candela è fra i più trendy, glamour, sensuale, elegante con spettacoli internazionali: danzatrici del ventre e ballerine russe si esibiscono passeggiando da un tavolo all'altro, mentre acrobati e mangiafuoco propongono i loro numeri nel giardino-veranda, questo e tanto altro ancora nel magico universo del Jad Mahal!
La tradizione è rispettata in pieno a pochi passi, nella città vecchia, la Medina. Il Souk, il grande mercato, si trova nel centro della Medina. Qui si contratta il prezzo iniziale con trattative estenuanti, ma, come dicono in Marocco, un terzo del prezzo iniziale è già un furto. Nei mille e mille negozietti si trova di tutto, dalle spezie alle cianfrusaglie, oggetti in legno di cedro, utilizzato per fare mestoli, lampade in ottone, lanterne in ferro, supporti per candele, teiere in ottone incise e vassoi da tè utilizzati nel servizio tradizionale. Di veramente tipico è la lavorazione di borse e sandali utilizzando vecchi copertoni di auto da mani di esperti artigiani. La specialità del luogo è l’olio di Argane, nei due tipi: per cucinare, ricco di vitamina C e omega 3, o per uso cosmetico da utilizzare per i capelli e per il massaggio del corpo. Nelle tante erboristerie si possono comprare anche i “grani del paradiso” con effetto - dicono - del nostro viagra. Nel mentre si contratta viene offerto tè alla menta che viene servito con lo zucchero, versato da una teiera a becco ricurvo in piccoli bicchieri. Con il tè si accompagnano i dolci shebakia (biscotti con sesamo e spezie, in genere serviti durante il Ramadan), tortine di pasta fillo con frutta secca o torte al formaggio. Un'altra popolare bevanda è il succo d'arancia. Ma non si può lasciare Marrakech se non si transita dalla piazza Djemaa El-Fna che è il vero centro della città vecchia, dove un tempo venivano eseguite le esecuzioni dei cristiani. Un vero circo a cielo aperto, di giorno vi sono: disegnatrici di tatuaggi con henné, acrobati, danzatrici, incantatori di serpenti, musicisti, dentisti ambulanti, cantastorie e venditori di acqua nei loro caratteristici costumi sgargianti con campanelli. Di notte diventa un grande ristorante dove vengono arrostite, su fornaci improvvisate, carne e pesce nonché una specialità locale: la testa di agnello.
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