Costume
Matrimoni gay, effetto Irlanda sull'Italia. "Unioni civili al più presto"
Di Maria Carla Rota
@MariaCarlaRota
"L'estensione dei diritti delle minoranze è stata sancita con un voto popolare: questa è la novità assoluta che emerge con più forza dall'Irlanda". A commentare con Affaritaliani.it l'esito del referendum sui matrimoni gay è Ivan Scalfarotto, deputato Pd, sottosegretario del Ministero per le Riforme da sempre impegnato per i diritti Lgbt.
Qual è la particolarità del voto in Irlanda?
"Normalmente i diritti delle minoranze non sono assoggettati a referendum, perché è uno strumento difficile per questo tipo di riconoscimento. Di solito ciò avviene per legge o per Costituzione. Il voto irlandese conferma invece che l'accettazione delle famiglie gay o lesbiche è entrata nella cultura popolare, è nella coscienza di tutti. E' un dato di realtà che si impone. Se anche l'Irlanda più profonda, l'Irlanda cattolica, l'Irlanda rurale, vota per il sì è segno di un radicale cambiamento della realtà. Tutte le contee, a parte una, sono state favorevoli ai matrimoni gay, non solo nei grandi centri urbani. E ricordiamo che stiamo parlando di un Paese dove ancora oggi non esiste una legge sull'aborto".
L'Italia è pronta come l'Irlanda?
"L'Italia è pronta da moltissimo tempo. Se leggi di questo genere esistono già da anni in Paesi profondamente cattolici come la Spagna, il Portogallo e Malta, dove fino al 2011 non esisteva la legge sul divorzio e oggi la legislazione è avanzatissima, non vedo perché gli italiani non dovrebbero essere pronti".
Quali saranno i tempi perché anche in Italia possa esserci un riconoscimento delle unioni omosessuali?
"Questa è più una materia di competenza parlamentare che governativa. I tempi dovranno essere il più stretti possibile perché siamo già in un ritardo storico. L'Italia, Paese fondatore dell'Unione Europea e membro del G7, occupa un posto che non le fa onore nelle classifiche sui diritti degli omosessuali. Anche se la legge fosse pronta domani, saremmo sempre e comunque in ritardo".
Quale modello si adotterebbe in Italia?
"Sono anni che parliamo di unioni civili alla tedesca, che sono un modello prudente. Non sono un'estensione del matrimonio come in Irlanda. E' già una scelta di compromesso che tiene contro delle specificitò italiane e delle esigenze di chi sottolinea appunto una particolarità culturale italiana. Quindi questo è un ulteriore motivo per fare in fretta".
Quali sono in particolare i diritti che verrebbero riconosciuti?
"Il disegno di legge in discussione davanti alla Commissione Giustizia del Senato prevede per l'unione civile tutti i diritti previsti per il matrimonio con l'eccezione dell'adozione del minore abbandonato, ovvero l'adozione classica. E' prevista solo l'adozione del figlio del partner. Se uno dei due partner ha un figlio, che viene cresciuto dalla coppia, questo può essere adottato dall'altro componente".
Le pensioni di riversibilità saranno riconosciute?
"Nel disegno di legge sono previste. Tra l'altro i numeri forniti dall'Inps sono molto prudenti: si stima che al massimo si potrebbe arrivare a 10 milioni di euro l'anno, quindi stiamo parlando di cifre assolutamente gestibili":