Costume

Natale, idee regalo? Gli oggetti usati, ma rinnovati. Ecco l'upcycling-mania

Natale 2016, spopola la tendenza dell' upcycling-mania: sotto l'albero oggetti usati rinnovati

Upcycling-mania? E' l'arte di dare nuova vita, rinnovate funzioni e un nuovo valore estetico agli oggetti gia' utilizzati

Dai tavolini realizzati con i pallet alle poltrone, dalle collane agli orecchini, fino ai soprammobili e ai vestiti vintage. Sono solo alcuni dei regali che gli italiani troveranno sotto l'albero il prossimo 25 dicembre. Quest'anno pero' a molti potrebbe capitare di scartare un pacco e trovarsi tra le mani uno di questi presenti in versione "rivisitata": sono gli effetti dell'upcycling-mania, ovvero l'arte di dare nuova vita, rinnovate funzioni e un nuovo valore estetico agli oggetti gia' utilizzati, una vera e propria tendenza nata negli Stati Uniti, cosi' forte da attirare l'attenzione di New York Times e Boston Globe.

Addirittura un italiano su 2 (48%) ha ammesso di aver preso in considerazione l'acquisto o la creazione ad hoc di questi originali oggetti per gli imminenti regali di Natale. I piu' gettonati? Elementi d'arredo (44%), come quelli realizzati con i pallet recuperati, i capi d'abbigliamento rivisitati (42%) e i gioielli vintage modernizzati (33%). Tra le motivazioni principali l'attenzione alla sostenibilita' (61%), l'originalita'(47%) e la crisi (34%). Tra i piu' avvezzi all'arte dell'upcycling le donne tra i 30 e i 45 anni (57%), soprattutto nelle metropoli come Milano (56%) e Roma (54%).

E' quanto emerge da uno studio promosso dall'agenzia Espresso Communication, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1.500 persone tra i 18 e i 65 anni attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community, coinvolgendo un panel di 15 docenti universitari, per capire qual e' il rapporto degli italiani con la tendenza dell'upcycling arrivata da oltreoceano e quali sono le ragioni di questo successo.

Natale: upcycling-mania, sotto l'albero oggetti usati rinnovati

Tra le motivazioni principali nella scelta dell'upcycling come nuova filosofia nei regali di Natale emerge una crescente attenzione alla sostenibilita' e all'impatto di produzione e trasporti sul Pianeta (61%), ma anche la possibilita' di personalizzare con maggiore originalita' i doni (47%) e le ristrettezze economiche del periodo storico (34%). Ma non solo, alcuni seguono piu' semplicemente una moda (21%) o apprezzano l'originalita' di un regalo fatto con materiali recuperati e resi nobili dall'artigianalita'(13%).

Elementi che sono ineluttabili segni di una coscienza "green" e di un'attenzione verso un riutilizzo artistico e creativo che sta contagiando anche le scelte dei designer e degli imprenditori italiani, come ad esempio quelle di ConLegno, il consorzio per la tutela del legno: "La tendenza dell'upcycling e' determinante nella scelta dei prodotti che andiamo a progettare - ha dichiarato il presidente Fausto Iaccheri -. Uno dei valori aggiunti della nostra linea 800x1200, ovvero complementi d'arredo realizzati con il recupero dei pallet EPAL, e' proprio l'utilizzo di un materiale naturale e non nuovo, che ha gia' vissuto un'altra vita; il bancale in legno, usato per spostare le merci, viene trasformato in un originale arredo ed inizia cosi' un nuovo ciclo di vita".

Secondo Anna Rosa Montani, docente di Sociologia dell'Ambiente presso l'Universita' La Sapienza di Roma, l'upcycling, nel contesto della crisi economica e ambientale che stiamo attraversando, "sembra coniugare le esigenze della coscienza con quelle del portafoglio ed anche con la nazionale propensione alla creativita'".

Ma qual e' l'identikit dell'upcycling-addicted natalizio? Il 53% delle donne e il 43% degli uomini ha dichiarato di aver intenzione di regalare un oggetto in versione "rivisitata". Tra di loro la maggior parte ha tra i 30 e i 45 anni (57%), mentre la percentuale scende al 45% tra i 46 e i 65 anni e al 41% tra gli under 29. Tra di loro ci sono soprattutto insegnanti (20%), professionisti (14%) e impiegati statali (13%), ma anche studenti (12%) eimprenditori (10%), svelando una tendenza che abbraccia tutte le categorie. Il fenomeno, molto piu' marcato nelle grandi citta', vede in testa Milano (56%), seguita nella top 5 da Roma (54%), Torino (53%), Bologna (51%) e Napoli (49%).