Costume

Preti sposati in aumento, in Umbria 3 in 1 mese chiedono dispensa dal celibato

Dopo il caso  di don Ceccobelli  a  Città di  Castello,  lasciano  don  David Tacchini  e   don Samuele Biondini.  Dietro le scelte  ci  sarebbero  ragioni sentimentali.

Don David si è innamorato di una volontaria, don Samuele di un’infermiera. Donne sempre presenti alle funzioni animate dai due reverendi che a Città di Castello - 40.000 abitanti, i natali dati al pittore Alberto Burri e all’attrice Monica Bellucci - sono una specie di istituzione.

Il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati commenta la notizia di due sacerdoti della parrocchia di San Pio X di Città di Castello, don David Tacchini e don Samuele Biondini, che hanno chiesto e ottenuto dal Santo Padre la dispensa dagli obblighi derivanti dalla sacra ordinazione. Diventano così tre, in circa un mese, i casi in Umbria, dopo quello che aveva visto protagonista, nelle settimane scorse, don Riccardo Ceccobelli, l’ormai ex parroco di Massa Martana che ha lasciato il sacerdozio per amore verso una giovane del posto. A dare notizia del nuovo doppio addio è il vescovo di Città di Castello, monsignor Domenico Cancian, durante il ritiro spirituale in programma mercoledì a Canoscio, spiegando che la decisione di Tacchini risale a "quasi a un anno fa".

“Per i preti sposati le notizie su preti che chiedono la dispensa son sintomatiche di una situazione di crisi del sacerdozio in tutto il mondo e campanelli di allarme per i vertici del Vaticano e delle singole conferenze episcopali per allargare l'esercizio del ministero ai preti sposati. Per arginare la crisi inoltre si potrebbero riaccogliere nel ministero i preti sposati che hanno già fatto questa scelta secondo la normativa prevista con dimissioni, dispensa e matrimonio religioso”.