Royal Family News
Royal Family, Harry chiamato in tribunale per il processo contro i tabloid
Il principe accusa Daily Mirror, Sunday Mirror e The People di aver hackerato il suo telefono
Royal Family, il principe Harry è stato chiamato come testimone dall'Alta Corte di Londra per il processo contro il Mirror Group, accusato di averlo spiato anche in modo illecito
Il principe Harry potrebbe essere il primo della casata dei Windsor da oltre 200 anni a questa parte a comparire davanti all'Alta Corte di Londra, anche se in veste di testimone. Il secondogenito di Carlo III ha accusato i giornalisti del Mirror Group di aver lavorato per anni utilizzando ogni metodo, anche illecito, pur di dare notizie sulla sua vita privata. Il tabloid è stato addirittura accusato di aver hackerato i suoi messaggi telefonici per sapere quello che dicevano lui, amici e parenti.
Harry punta l'indice sul Daily Mirror, il Sunday Mirror e The People, che avrebbero approfittato di una falla nei telefoni per accedere ai suoi messaggi vocali e ascoltarli. Le accuse riguardano storie risalenti, in alcuni casi, a più di 20 anni fa. Per lui, la battaglia contro i tabloid ormai è una sorta di lavoro a tempo pieno; e il processo è uno dei tre che Harry ha avviato contro la stampa britannica (gli altri due sono contro il Daily Mail e il giornale del gruppo Murdoch) che accusa di essere all'origine della morte della madre, la principessa Diana, dei tanti problemi che lui ha avuto in gioventù, della faida nella Famiglia reale e persino del suo addio al Regno Unito.
Harry, Diana e il rapporto difficile con i media
Nella sua denuncia, David Sherborne, il legale del principe ha raccontato che Harry ebbe pesanti attacchi di "depressione" dopo la rottura con una delle sue fidanzate storiche, Chelsy Davy: i due ragazzi si sentivano accerchiati tanto che cominciarono a sospettare degli amici e la loro cerchia di relazioni divenne giorno dopo giorno più ristretta. Ma a un certo punto Chelsy decise che era troppo, che l'intrusione dei media era tale che "la vita nella Casa reale non era per lei": lui "era poco più di un bambino", all'epoca aveva 19 anni, e la separazione fu "straordinariamente dura" per lui.
I legali di Mirror Group Newspapers (Mgn) hanno già detto al giudice che possono dimostrare che, nella stragrande maggioranza dei casi, le notizie che pubblicavano erano semplicemente frutto dei buoni agganci dei loro giornalisti con l'entourage della Corte. "Non ci sono prove di hackeraggio, 'Zilch, Zero, Nil, de Nada, Niente, Nothing'", ha tuonato Andrew Green, l'avvocato di Mgn.
Il giudice dovrà decidere chi ha ragione e molti casi sono sicuramente emotivamente coinvolgenti: per esempio, quando nel 1996 il Daily Mirror raccontò che Diana trascorse solo 20 minuti con il principe il giorno del suo 12esimo compleanno. L'assaggio di oggi fa pensare che Harry sia atteso a una prova tutta in salita. Testimoniare di persona nasconde dei rischi: sicuramente non è una delle interviste a cui il principe è abituato, "non è come rispondere alle domande di Oprah Winfrey", come ha detto un commentatore.
Harry sarà incalzato dagli agguerriti avvocati della controparte (che hanno ammesso di aver hackerato telefoni, ma non in questo caso) i quali metteranno in campo ogni arma pur di minare la sua cedibilità. È probabile che il duca di Sussex debba rispondere a domande anche su fatti molto personali, sulle sue relazioni, sulle sue fidanzate, sulla madre Diana e su Meghan. "Harry non dovrebbe essere lì, la sua posizione potrà solo essere danneggiata, qualunque sia il risultato", ha commentato lo storico Sir Anthony Seldon.