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Sanremo 2017, come proteggere la voce. I consigli (non solo per i cantanti)

I consigli omeopatici per curare e proteggere la voce

Di Franco Fussi, medico-chirurgo, specialista in Foniatria e Otorinolaringoiatria, responsabile del Centro Audiologico Foniatrico dell'azienda USL di Ravenna  
 
"Tutti cantano Sanremo" è lo slogan che accompagna quest'anno il Festival della Canzone italiana, al via tra meno di una settimana. Un'occasione in cui è fondamentale, per tutti coloro che si alterneranno sul palco dell'Ariston, avere cura della voce, prevenendo eventuali disturbi vocali ed evitandone il sovraffaticamento. 
 
Mantenere la voce in salute, per professionisti e non, comporta certamente alcune misure di prevenzione e di igiene. Innanzitutto, bere molto, almeno due litri di acqua al giorno. In questo modo si favorisce l'idratazione delle corde vocali. Il fumo, poi, andrebbe abolito; chi fuma regolarmente presenta corde vocali ingrossate, responsabili di un timbro vocale modificato e di difficoltà respiratorie. 
 
Per mantenere una buona qualità vocale, sono senz'altro utili l'apprendimento di tecniche di riscaldamento vocale, una corretta gestione della respirazione in relazione allo stile fonatorio e una giusta postura per il mantenimento di un adeguato allineamento spalle-collo-capo. Al termine di una performance canora, andrebbe inoltre effettuato un periodo di riposo vocale applicando, nel contempo, tecniche di raffreddamento della voce. 
 
Esistono diverse opportunità terapeutiche che consentono di avere cura del nostro apparato vocale e di intervenire tempestivamente in presenza di disfonie transitorie dovute sia a un uso eccessivo della voce, sia a momentanei stati infiammatori delle corde vocali (stati influenzali, faringolaringiti, laringotracheiti). In tutti questi casi, l'omeopatia è certamente indicata per consentire alle corde vocali di recuperare una funzionalità ottimale. 
 
Disturbi della voce
Raucedine, fonastenia e ipofonia sono tra i più frequenti sintomi vocali. La raucedine ci segnala un'alterazione della qualità vocale ed è determinata dalla irregolarità di vibrazione delle corde vocali. Quindi il suono che ascoltiamo non è pulito ma è alterato dalla presenza di rumore e può presentare rotture e diminuzione di intensità. Sono molte le cause che portano le corde vocali a non vibrare più regolarmente. Questo può essere causato da stati infiammatori come laringite e faringite, da disidratazione dell'epitelio, cioè del tessuto superficiale delle corde vocali, da fatti traumatici tipo edemi, cioè rigonfiamenti spesso legati a sforzi vocali, tosse insistente, abuso vocale di estensione della voce come capita, per esempio, ai cantanti oppure a traumi vocali acuti come la presenza di un polipo che impedisce un normale avvicinamento dei bordi cordali durante la fonazione o di noduli cordali, segno di un malmenage vocale cronico. Una mucosa disidratata fa sì che sulla superficie delle corde vocali venga a mancare il film idrolipidico che mantiene lubrificata la corda vocale e che la fa ondeggiare in maniera libera, naturale e senza sforzi. La corda è più rigida e ha, quindi, bisogno di maggiore pressione per vibrare.
 
I medicinali omeopatici per i disturbi della voce
A seconda della sintomatologia manifestata, possono essere utili diversi rimedi omeopatici. A chi presenta una raucedine dovuta a uno sforzo vocale eccessivo prescrivo Arnica montana 9 CH, 5 granuli 3 volte al giorno. Se il soggetto mostra una voce rauca al risveglio e tende a ritrovarla progressivamente parlando, il medicinale omeopatico più adatto è Rhus toxicodendron 9 CH, 5 granuli 3 volte al giorno fino alla guarigione. Se la sintomatologia compare dopo un'esposizione a correnti d'aria e al freddo somministro Aconitum15 CH, 5 granuli ogni 2 ore, fino al miglioramento dei sintomi; se è l'esposizione all'umidità a causare la raucedine, andrà assunto Dulcamara 15 CH con la stessa posologia. 
Se la disfonia è causata da reflusso gastroesofageo, dove i vapori di acido cloridrico giungono a irritare e disidratare le mucose laringee, consiglio Nux vomica 9 CH, 5 granuli mattina e sera.
Negli stati infiammatori faringotonsillari sono, invece, indicati Phytolacca 9 CH, Mercurius solubilis 9 CH e Argentum metallicum 9 CH. 
Per ridurre l'affaticamento vocale, consiglio Arum triphyllum 9 CH e Arnica montana 9 CH, 5 granuli di ciascun rimedio al termine della prestazione vocale, tanto quella di un cantante professionista, quanto quella di un insegnante a scuola, che parla ininterrottamente per ore. Arum triphyllum migliora la resistenza e la brillantezza del timbro vocale, mentre Arnica montana agisce come anti-trauma e defatigante vocale. 
Quando si è creato uno stato edematoso da sforzo vocale, suggerisco l'antiedemigeno omeopatico Apis mellifica 9 CH, 5 granuli 3 volte al dì.
 
In tutti i casi, a chi lamenta raucedine, fonastenia o afonia, per un rapido sollievo in caso di affaticamento alle corde vocali consiglio di assumere il complesso omeopatico Homeox. La sua formulazione contiene alcune sostanze tradizionalmente utilizzate dalla farmacologia omeopatica per il trattamento sintomatico della laringite acuta. La posologia è di 2 compresse ogni 2-3 ore, fino alla graduale diminuzione dei sintomi. Homeox è indicato anche in via preventiva. Pensiamo al caso di un conduttore durante il Festival di Sanremo: sa che per 5 giorni consecutivi dovrà parlare a lungo. In circostanze simili, si può assumere una compressa di Homeox una o due volte al giorno per tutto il periodo di tempo in cui viene utilizzata molto la voce. 
 
Se poi il disturbo vocale si protrae, è fondamentale rivolgersi a uno specialista per verificare che non vi siano patologie a carico delle corde vocali e più in generale all'apparato fonatorio.