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Turismo, Antitrust: oltre 4 milioni di multe ad agenzie turistiche online

Siti poco trasparenti e commissioni sulle carte di credito: l'Antitrust commina oltre 4 milioni di multe ad alcune agenzie turistiche online

Antitrust: oltre 4 milioni di multe ad agenzie turistiche online 

Siti poco trasparenti e commissioni sulle carte di credito: l'Antitrust commina oltre 4 milioni di multe ad alcune agenzie turistiche online. L'Autorita' ha concluso sei procedimenti istruttori nei confronti dei professionisti che operano come agenzie e comparatori turistici online attraverso i siti www.it.lastminute.com, www.volagratis.com,www.opodo.it, www.govolo.it, www.edreams.it, www.gotogate.it. Le indagini, infroma una nota, sono state avviate anche sulla base di segnalazioni pervenute da associazioni di consumatori e ad esito dello Sweep 2016, cioe' dell'attivita' di verifica di 352 siti web di comparatori turistici nell'Ue coordinata dalla Commissione europea. Sui citati siti internet, l'Autorita' ha riscontrato la presenza di informazioni non sufficientemente trasparenti e di immediata comprensione per il consumatore, che ostacolavano l'esercizio dei relativi diritti, riferite alle responsabilita' del soggetto che offre il servizio di intermediazione, all'identita' della piattaforma per le prenotazioni alberghiere, ai criteri in base ai quali sono calcolati gli sconti praticati.

 

Antitrust: oltre 4 milioni di multe ad agenzie turistiche online 

 Le contestazioni, spiega l'Antitrust, hanno riguardato, inoltre, l'aplicazione di un supplemento di prezzo in relazione alla tipologia di carta di pagamento utilizzata per l'acquisto di voli (credit card surcharge). Continua cosi' l'azione di contrasto ad una pratica che frena lo sviluppo del commercio elettronico e impone un costo di transazione al quale i consumatori non sono in grado di sottrarsi, se non scegliendo forme di acquisto e pagamento piu' disagevoli. 

   In taluni casi, e' stata ritenuta illecita anche la previsione di un numero per l'assistenza telefonica post vendita a tariffazione maggiorata e l'assenza di un indirizzo elettronico che il consumatore puo' utilizzare per comunicare efficacemente con il professionista. 
   All'esito dei procedimenti istruttori, per le indicate violazioni, sono state irrogate ai professionisti coinvolti sanzioni amministrative pecuniarie superiori a complessivi 4 milioni di euro.