Cronache

8 marzo, una donna uccisa ogni 70 ore: il contesto familiare il più pericoloso

Il rapporto sulle donne vittime di violenza della Direzione centrale della polizia in occasione della Giornata internazionale della donna

8 marzo, donne uccise: trend in aumento (+12%) dal 2019

Torna a crescere in Italia il numero degli omicidi, dai 304 del 2021 ai 319 dell'anno scorso (+4,9%). E continua ad aumentare il numero delle donne uccise: erano state 119 due anni fa, sono state 125 nel 2022 (+ 5%). Una ogni tre giorni. E' quanto emerge dal Rapporto sulle donne vittime di violenza curato dalla Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale della donna. Si tratta di un trend in aumento (+12%) dal 2019, anno in cui erano state riscontrate 112 vittime donne, dato che poi cresce progressivamente con un'incidenza che sale dal 35% di tre anni fa al 39% dell'anno scorso: di queste, il 95% erano maggiorenni e il 78% italiane.

Nell'ambito familiare/affettivo nel 2022 la percentuale delle vittime donne si attesta al 74% dei casi; tra le persone uccise dal partner o dall'ex partner, la percentuale di donne raggiunge il 91% (61 su 67), mentre solo nel 9% dei casi le vittime sono uomini. Considerando le sole donne uccise in ambito familiare/affettivo, le stesse sono vittime di partner o ex partner nel 59% dei casi (61 su 103). Numerosi anche i casi in cui risultano uccise per mano di genitori o figli (34 su 103, il 33%), mentre e' residuale il caso di omicidi commessi da altro parente (8 su 103, l'8%).

Quanto al cosiddetto 'modus operandi', negli omicidi volontari di donne avvenuti in ambito familiare/affettivo si rivela preminente l'uso di armi improprie o armi bianche, che ricorre in 49 casi; in 23 eventi sono state utilizzate armi da fuoco. Seguono le modalita' di asfissia/soffocamento/strangolamento (16 omicidi), lesioni o percosse (14 eventi) ed avvelenamento (un unico caso). L'azione di contrasto mostra, a partire dal 2020, una flessione della percentuale dei casi scoperti, con il minimo nel 2022: il decremento nell'ultimo anno fa comunque registrare una percentuale di casi scoperti pari all'86%.