Cronache

Aereo caduto, Metrojet: "Non è stata un'avaria"

La compagnia russa Metrojet ha fatto sapere che il fatto che il suo Airbus 321 precipitato del Sinai si sia spezzato in volo, come riferito dopo l'esame della scatola nera, esclude che la causa possa essere stata un'avaria o un errore umano e lascia aperta come spiegazione solo quella di "azioni fisiche o meccaniche". La Metrojet ha anche confermato che l'equipaggio non aveva inviato alcun messaggio per indicare che vi fossero problemi all'aereo, prima di schiantarsi.

La compagnia aerea russa low cost Metrojet, a cui apparteneva l'Airbus schiantatosi sabato in Egitto, da due mesi non paga lo stipendio ai suoi dipendenti. Lo ha reso noto l'ispettorato del lavoro russo, Rostrud, come riporta Ria Novosti. Nel frattempo un aereo Il-76 con i primi corpi delle persone uccise nello schianto dell'A-321russo in Egitto e' atterrato, questa mattina presto, all'aeroporto di San Pietroburgo, Pulkovo. Lo ha fatto sapere il servizio stampa del dipartimento regionale del ministero delle Emergenze, che sta gestendo il trasferimento dei corpi.

Le salme rimpatriate sono 114. Il volo della compagnia Metrojet, diretto a Pietroburgo da Sharm el Sheik, aveva a bordo 224 persone tra personale e passeggeri, tutti morti nella catastrofe di cui ancora devono essere accertate le cause. Secondo quanto ha riferito Interfax, dall'aeroporto i corpi sono stati scortati dalla polizia su un'auto speciale verso l'obitorio dove, questa mattina, iniziera' la procedura di identificazione. Le autorita' hanno comunicato che il prossimo volo con i resti delle vittime dovrebbe arrivare a Pulkovo domani sera. Le indagini sia in Egitto, che in Russia intanto vanno avanti, mentre sono rientrati domenica sera a Mosca i membri delle Commissione governativa, istituita per indagare l'accaduto, tra cui il ministro dei Trasporti Maksim Sokolov e il capo dell'ente federale russo per l'aviazione (Rosaviatsia) Aleksandr Neradko, recatisi al Cairo gia' nella sera di sabato.