Cronache

Aereo russo, Putin: è stato un attentato. Due arresti a Sharm

La Russia troverà i terroristi che hanno abbattuto il velivolo A321 nel Sinai. Lo ha detto il presidente russo Vladímir Putin. "Li perseguiremo ovunque essi siano e li troveremo in ogni angolo del mondo", ha promesso il leader russo, aggiungendo che l'abbattimento del velivolo russo sul Sinai è uno dei crimini più sanguinosi mai compiuti.
Le parole di Putin ricordano una delle più famose citazioni dello stesso presidente russo, quando, molti anni fa, in merito ai terroristi ceceni disse: "Li staneremo ad uno ad uno e li affogheremo nei cessi".
Il 31 ottobre scorso, un Airbus A321 in volo da Sharm el Sheikh a San Pietroburgo si è schiantato nel Sinai, dopo circa 20 minuti di volo. Il volo Metrojet era da poco partito quando è precipitato, sabato scorso, con 224 persone a bordo. La maggior parte delle vittime era russa. A bordo erano 217 passeggeri e sette membri dell'equipaggio. Sono tutti morti.
In seguito alla cooperazione tra Servizi britannici e russi, gli 007 di Sua Maestà hanno trasmesso a Mosca le conclusioni delle indagini sullo schianto dell'Airbus A321 sul Sinai, secondo cui appare chiaro che sia stato un attentato ad abbattere il volo con a bordo 224 persone.

Nel frattempo le autorita' egiziane hanno arrestato due impiegati dell'aeroporto di Sharm El Sheikh. Lo si apprende da fonti della sicurezza. Gli arresti sono legati allo schianto dell'aereo russo. "Diciassette persone sono state fermate - afferma una delle fonti - due sono sospettati di avere aiutato a mettere la bomba nell'aereo". Oggi la Russia ha confermato le conclusioni Usa e britanniche, che propendono per un attentato. L'Egitto non ha ancora confermato l'ipotesi bomba.