Cronache
Agnelli, giallo sui quadri dell'eredità: Monet sparito, Balthus alla Fca e...
La disputa tra Margherita e i figli
Il Monet sparito e riapparso a Parigi e il Balthus intestato alla Fca: i misteri sui quadri dell'eredità Agnelli
Continuano i misteri legati ai quadri presenti nell'eredità di Gianni Agnelli. Ne scrive oggi il Fatto Quotidiano, che spiega come Margherita Agnelli, la figlia dell'Avvocato che rivendica contro i figli John, Lapo e Ginevra Elkann l'intera eredità della madre Marella Caracciolo, afferma che, sino al 2012, il quadro Glaçons, effect blanc di Claude Monet era esposto nella sala da pranzo di Villa Frescot, la dimora torinese del padre. "E dopo quella data? Il quadro non è più stato trovato quando Margherita è entrata nel pieno possesso dell'immobile, nel 2019", scrive il Fatto.
Una seconda dichiarazione giurata, invece, riguarda molti altri quadri importantissimi, prosegue il Fatto Quotidiano. "In particolare, opere di Balthus, come La Chambre e Nu de profile, Gérôme, Balla, De Chirico, Indiana, Mathieu. Il testimone dice di “aver udito nel 2018 una persona ordinare la consegna della Scala degli addii di Balla a un corriere. La stessa cosa è poi avvenuta per per tutti gli altri dipinti. Credo che la destinazione fosse Torino”. Tutto ora è in mano al gip che deve decidere sull'archiviazione (oppure no) dell'inchiesta per appropriazione indebita, ricettazione e riciclaggio", conclude il Fatto Quotidiano, su una vicenda di cui si occupa anche Report di domenica 22 ottobre.
Il Fatto si concentra su due vicende tra le tante. "La prima riguarda proprio il Glaçons, effect blanc di Monet. Un dipinto con quel titolo era stato battuto all'asta nel 2013 da Sotheby's a New York per 16 milioni di dollari: inviato, per la vendita, dalla galleria Duhamel Fine Arts di Parigi", mentre un esponente di “una importante famiglia italiana” avrebbe interpellato Sotheby's sostenendo di essere in possesso dell'originale del quadro di Monet. C'è poi la vicenda di a Chambre di Balthus, su cui Report ha scoperto che nel 2020 è stato dichiarato di proprietà di FCA.