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Almasri, il governo smentisce l'indagine della Cpi sull'Italia. Una delle vittime del torturatore testimonierà a Strasburgo

Una delle vittime delle torture di Osama Almasri Najim, il capo della polizia giudiziaria libica, martedì prossimo sarà ospite a Strasburgo di una conferenza stampa organizzata dal presidente della sottocommissione Diritti Umani delll'Eurocamera

di Redazione

Almasri, conferenza di Strasburgo: una delle vittime delle torture del libico testimonierà l'11 febbraio 

Continua a tenere banco il caso Almasri, il torturatore libico scarcerato. Ieri il quotidiano Avvenire ha dato notizia di una comunicazione arrivata via mail alla Corte penale internazionale da un cittadino sudanese, vittima insieme alla moglie delle torture del libico. Da qui l’ipotesi secondo cui la Corte penale internazionale dell'Aja avrebbe avviato un fascicolo di indagine sull'operato del governo italiano per "ostacolo all'amministrazione della giustizia", ma l'esecutivo ha negato, precisando che non esiste nessun procedimento aperto. 

Oggi, il gruppo dei Verdi all'Eurocamera, ha annunciato che una delle vittime delle torture di Osama Almasri Najim, il capo della polizia giudiziaria libica, martedì prossimo sarà ospite a Strasburgo di una conferenza stampa organizzata dal presidente della sottocommissione Diritti Umani delll'Eurocamera, il verde Mounir Satuori. 

David Yambio, un 27enne del Sudan del Sud che ha raccontato di aver subito abusi nella prigione di Mitiga a Tripoli sarà tra gli ospiti della conferenza stampa intitolata "appello per un chiaro sostegno dell'Ue alla Corte Penale Internazionale". Oltre al sudanese è previsto anche un intervento di Deborah Ruiz Verduzco la direttrice del "Fondo per le vittime" della Corte penale internazionale. 

Trump annuncia sanzioni alla Corte penale internazionale, scoppia la bufera

Intanto infuria il dibattito sulle sanzioni alla Corte penale internazionale annunciate dal presidente americano Donald Trump. Il neo presidente firmerà un ordine esecutivo che sanziona la Corte penale internazionale, accusando l'organismo internazionale di aver preso di mira in modo improprio gli Stati Uniti e Israele, secondo una copia di un fact sheet a supporto del provvedimento ottenuto da Nbc News. L'ordine includerà sia sanzioni finanziarie che restrizioni sui visti contro funzionari non specificati della Cpi - e i loro familiari - che hanno partecipato alle indagini su cittadini statunitensi o alleati.

"La Corte penale internazionale condanna l'emanazione da parte degli Stati Uniti di un ordine esecutivo volto a imporre sanzioni ai propri funzionari e a danneggiare il loro lavoro giudiziario indipendente e imparziale". Lo dichiara la Cpi su X. "Sanzionare la Cpi minaccia l'indipendenza della Corte e mina il sistema di giustizia penale internazionale nel suo complesso" ha dichiara sui social il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. "L'ordine esecutivo rappresenta una seria sfida al lavoro della Cpi con il rischio di influenzare le indagini e i procedimenti in corso, anche per quanto riguarda l'Ucraina, incidendo su anni di sforzi per garantire la responsabilità in tutto il mondo" afferma invece un portavoce della Commissione europea, che "esprime il suo rammarico per la decisione degli Stati Uniti di imporre sanzioni alla Corte penale internazionale".

L'Onu ha chiesto agli Stati Uniti di revocare le sanzioni alla Corte penale internazionale. "Deploriamo profondamente le sanzioni individuali annunciate ieri contro il personale della Corte e chiediamo che questa misura venga revocata", ha dichiarato la portavoce dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani Ravina Shamdasani.

Palmisano (M5s): "Soddisfatti di aver portato caso Almasri al Pe"

"Siamo molto soddisfatti del fatto che il caso Almasri arriverà al Parlamento europeo grazie all'approvazione di una nostra richiesta. Abbiamo ritenuto che questo caso dovesse arrivare appunto anche in plenaria ed essere accettato da tutti gli europarlamentari". Lo ha detto l'eurodeputata del Pd, Valentina Palmisano, parlando al briefing pre-plenaria organizzato dagli uffici del Parlamento europeo a Roma. "Il governo Meloni in maniera impacciata e imbarazzante sta cercando di scaricare tutte le colpe della scarcerazione di di questo torturatore e boia sulla Corte Penale Internazionale quando invece è lo stesso governo Meloni che ha ignorato deliberatamente le richieste legittime della corte facendo rientrare in Libia in maniera libera e con tutti gli onori del caso questo soggetto", ha aggiunto Palmisano.

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