Cronache

Ancona: ha il braccialetto elettronico ma uccide la moglie con 15 coltellate

Di Redazione Cronache

La coppia si stava separando e lui era a processo dopo le denunce di lei

Femminicidio ad Ancona: donna uccisa dal marito nonostante le denunce e il braccialetto elettronico

Concetta Marruocco è stata uccisa dal marito dal quale si stava separando con almeno 15 coltellate. Nonostante le denunce e nonostante l'uomo fosse sottoposto alla misura del braccialetto elettronico. “Si tratta di un femminicidio in qualche modo annunciato, tant’è che il Panariello era sotto processo per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, procedimento nel quale Concetta ed il figlio Noè avevano testimoniato in ordine a tutte le violenze subite dal Panariello”, sostiene in una nota il centro antiviolenza Artemisia di Fabriano  che dal marzo scorso si stava occupando delle violenze subite dalla donna.

L’associazione fabrianese ha ricordato che l’operaio di Torre del Greco “era sottoposto a misura cautelare con l’applicazione del braccialetto elettronico, misura cautelare che più volte era stata violata, senza che al riguardo venissero prese altre misure più restrittive”. Sarebbe stato proprio il figlio minore Noè, e non la figlia della coppia come sembrava in un primo momento, a chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Secondo Artemisia, “Concetta negli ultimi tempi era una donna nuova, ha testimoniato con consapevolezza, lucidità e determinazione ed aveva un progetto di vita per lei e per Noè”.

Il personale del centro antiviolenza aveva incontrato la vittima tre giorni fa e la donna aveva annunciato che “avrebbe voluto offrire il suo contributo all’associazione per aiutare le donne che come lei vivono la sopraffazione e la violenza maschile”.

“Al momento riteniamo di non poter aggiungere altro, questo è il momento del dolore e del lutto, noi donne dell’associazione insieme a tutte le donne piangiamo Concetta e chiediamo soltanto che questo orribile omicidio non venga derubricato ancora una volta come un raptus agito da una persona sconvolta o incapace di intendere e di volere - conclude la nota -. È l’epilogo di una vicenda familiare intrisa di maltrattamenti e violenze che si protraevano da moltissimi anni”.