Cronache
Anm, Palamara si autosospende. Unicost: "Lasci la corrente e il Csm"
Luca Palamara, dopo le accuse di corruzione, ha deciso di autosospendersi dell'Anm. Lo scrive lui stesso in una lettera inviata al presidente dell'Associazione nazionale magistrati Pasquale Grasso. "Sono certo di chiarire i fatti che mi vengono contestati - scrive Palamara - il mio intendimento ora è quello recuperare la dignità e l'onore e di concentrarmi esclusivamente sulla difesa nel processo di fronte a tali infamanti accuse. Per tali ragioni mi assumo la responsabilità di auto sospendermi dal mio ruolo di associato con effetto immediato. Sono però sicuro - conclude il pm di Roma, che ha guidato l'Anm dal 2007 al 2012 - che il tempo è galantuomo e riuscirà a ristabilire il reale accadimento dei fatti".
Da parte sua la corrente della magistratura Unicost, Unità per la Costituzione, a cui appartiene Palamara, se al termine dell'inchiesta di Perugia dovesse aver luogo un processo, "si ritiene parte lesa, sicchè sin da oggi ci riserviamo, in caso di successivo processo, la costituzione di parte civile a tutela dell'immagine del gruppo, gravemente lesa". Lo annuncia il presidente Mariano Sciacca. "Più leggiamo gli articoli e ancor più ci convinciamo del danno, forse ancora non compiutamente calcolabile, che la vicenda all'attenzione della magistratura perugina porterà alla magistratura italiana", sostiene Unicost nella nota firmata oltre che dal presidente Sciacca dal segretario Enrico Infante. "Al di là delle polemiche e delle strumentalizzazioni, Unità per la Costituzione, ma ancor prima ciascuno dei suoi associati, non possono accettare la perdita di credibilità davanti ai colleghi e ai cittadini". E questa non è " vuota retorica, ma sostanza", affermano ancora i vertici della corrente, assicurando che tutto il gruppo è pronto ad "assumere la propria responsabilità politica senza sconto alcuno". E aggiunge: "Chiediamo ai colleghi Spina e Palamara, iscritti a Unità di Costituzione - ai quali auguriamo di potere chiarire tutto tempestivamente - di assumersi le rispettive responsabilità politiche, adottando le decisioni necessarie delle dimissioni dall'istituzione consiliare e dalla corrente".
Intanto, in una nota, i consiglieri del Csm Corrado Cartoni e Antonio Lepre, di Magistratura indipendente, i cui nomi sono stati riportati da alcuni giornali in quanto avrebbero partecipato a incontri con esponenti politici per discutere della nomina del procuratore di Roma, si difendono:"Il nostro comportamento è sempre stato improntato alla massima correttezza. Non siamo mai stati condizionati da nessuno. Marcello Viola è il miglior candidato alla procura di Roma e solo ed esclusivamente per questo lo sosteniamo".