Cronache

Antisemitismo, sindaco Sala scrive fuori da casa sua "vive un antifascista"

La risposta alla scritta sul portone del figlio di una donna sopravvissuta ai campi di sterminio, avvenuto a Mondovì

"Antifa Hier", qui vive un antifascista. E' questo il senso del cartello che il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto appendere fuori dalla porta di casa sua in segno di solidarietà per quanto accaduto a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove la casa di Lidia Beccaria Rolfi, partigiana, è stata imbrattata con una scritta antisemita. Sala ha postato la foto della porta di casa sua con il cartello sul profilo Instagram e sotto ha commentato "qui vivo io". 

A Mondovì, in provincia di Cuneo, qualcuno aveva scritto una frase antisemita sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di una donna sopravvissuta ai campi di sterminio, Lidia Beccaria Rolfi. Lidia Beccaria Rolfi fu staffetta partigiana e venne deportata al campo di concentramento di Ravensbruck per la sua attività politica, sopravvisse e morì nel 1996 a 71 anni. A Mondovì c’è una via dedicata a lei. Non era ebrea, però. "Mia madre non portava la stella di Davide", spiega il figlio. Era "una maestrina di montagna finita suo malgrado nell’orrore di un campo di concentramento".

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Qui vivo io.

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