Cronache
Asteroide gigante sfiorerà la Terra: ufficiale, c'è la data
Asteroide passerà "vicino" alla Terra. Per la Nasa è “potenzialmente pericoloso”
A marzo un asteroide gigante passerà a distanza ravvicinata dalla Terra. Si tratta di un “sasso” spaziale enorme, lungo oltre un km. Si chiama 2001 F32 e sarà l’asteroide più grande di tutto il 2021.
Passerà vicino – almeno dal punto di vista delle distanze astronomiche – alla Terra. Il frammento ha all'incirca le dimensioni del celebre ponte di San Francisco, il Golden Gate, e secondo gli scienziati che ne hanno studiato la traiettoria passerà a due milioni di chilometri da noi il 21 marzo 2021. Sta viaggiando nel cosmo a 124mila chilometri orari.
Non è un oggetto spaziale “nuovo” per il programma Lincoln Near-Earth Asteroid Research (LINEAR) e per i telescopi del New Mexico: era stato intercettato quasi venti anni fa, il 23 marzo 2001, e da allora monitorato costantemente. Orbita attorno al sole ogni 810 giorni (poco più di 2 anni), presenta un diametro compreso tra 0,767 e 1,714 chilometri e questo lo rende più grande del 97% di tutti gli asteroidi.
Due milioni di chilometri sembrano una enormità, ma per la Nasa quella è una distanza abbastanza vicina alla Terra tanto da rientrare come categoria negli oggetti spaziali "potenzialmente pericolosi". Questa categoria si applica ai corpi celesti con diametro superiore a 140 metri e con una rotta che li porta a non meno di 7,5 milioni di chilometri dalla nostra orbita. Grazie a questa distanza ravvicinata sarà possibile ammirarlo in maniera più dettagliata, cosa che non si verificherà almeno per i prossimi 150 anni.
Scienza: asteroide grande come una citta' estinse dinosauri
Sarebbe stato un asteroide grande quanto una citta' a provocare l'estinzione dei dinosauri. Lo sottolineano in un articolo pubblicato sulla rivista Scientific Reports gli scienziati dell'Universita' del Texas ad Austin e dell'Universita' di Vrije in Belgio, che hanno analizzato la polvere di asteroidi trovata sotto un cratere da impatto nella provincia dello Yucatan, in Messico. "Il nostro lavoro - afferma Steven Goderis, dell'Universita' di Vrije -conferma una teoria di vecchia data secondo cui circa 66 milioni di anni fa un asteroide avrebbe posto fine al 75 per cento della vita sulla Terra. Secondo le attuali stime, sarebbe stato un corpo delle dimensioni di una citta'". Il team ha esaminato la polvere rinvenuta nel 2016 da un team internazionale sotto il cratere Chicxulub, nel Golfo del Messico, un cratere dalle dimensioni di circa 150 chilometri di diametro. Gli scienziati hanno verificato la composizione chimica dei campioni, da cui e' emersa una forte presenza di iridio. "Questo elemento e' piuttosto raro nella crosta terrestre - spiega il ricercatore - mentre diversi asteroidi ne sono piuttosto ricchi".
"Lo strato di iridio era talmente spesso - riporta Sean Gulick, dell'Universita' del Texas, seconda firma dell'articolo - che siamo riusciti a datare con precisione la polvere, e le misurazioni indicano un livello di coincidenza con le ipotesi di datazione dell'evento estintivo che sembra confermare l'impatto con un asteroide". Gli autori sottolineano che l'iridio e' stato trovato anche nello strato geologico del pianeta, un'anomalia che potrebbe essere collegata direttamente con l'impatto avvenuto al cratere Chicxulub. "Gli effetti e le conseguenze dell'asteroide - commenta l'esperto - si sono verificati in meno di due decenni. Abbiamo identificato una sezione di circa cinque centimetri in cui le concentrazioni di iridio erano piu' elevate". Il gruppo di ricerca ha combinato i risultati ottenuti da quattro laboratori indipendenti che hanno confermato le misurazioni ottenute, che hanno evidenziato la presenza di altri elementi associati al materiale presente sugli asteroidi e in altri 52 strati geologici in tutto il mondo. "Abbiamo rilevato anche rocce contenenti zolfo - continua lo studioso - il che suggerisce che l'impatto potrebbe aver contribuito a diffondere lo zolfo in gran parte della superficie terrestre, esacerbando il raffreddamento globale e seminando piogge acide. L'idea di un asteroide come causa dell'evento estintivo di 66 milioni di anni fa e' di lunga data, e' stata poi man mano confermata dai ritrovamenti nel corso degli anni". "Il nostro lavoro rappresenta un'ulteriore evidenza a favore di questa teoria - conclude Goderis - nei prossimi anni speriamo di aggiungere nuove prove e confermare ulteriormente i dati".