Auto e Motori
Porsche chiude il 2024 in crescita nonostante le sfide del mercato globale
Vendite solide, record in quattro mercati globali e nuovi modelli elettrici: Porsche archivia l’anno fiscale 2024 con fatturato a 40,1 miliardi e utile operativo di 5,6 miliardi, investendo 800 milioni per una profonda ristrutturazione nel 2025

Nonostante uno scenario economico mondiale complesso e turbolento, Porsche AG ha archiviato l’esercizio fiscale 2024 con risultati solidi e confermando una robusta capacità di resilienza.
La casa automobilistica di Stoccarda ha registrato vendite da record in quattro delle cinque aree geografiche in cui opera (Europa, Germania, Nord America e altri mercati emergenti), riuscendo a limitare l’impatto negativo proveniente dalla contrazione del mercato cinese e dalle difficoltà della catena di approvvigionamento globale.
Il fatturato complessivo di Porsche nel 2024 si è attestato a 40,1 miliardi di euro, solo l’1% in meno rispetto al record del 2023 (40,5 miliardi). Un risultato positivo, dovuto soprattutto alla strategia di posizionamento premium della gamma e all'aumento significativo delle personalizzazioni richieste dai clienti attraverso il programma Porsche Exclusive Manufaktur. L’utile operativo è stato invece di 5,6 miliardi di euro, in calo rispetto ai 7,3 miliardi del 2023, con un margine di profitto operativo (ROS) del 14,1%. Un risultato definito da Jochen Breckner, neo-responsabile dell'area Finance e IT, come «una conferma della capacità di Porsche di restare redditizia e solida finanziariamente anche in periodi di grande incertezza economica».
La gestione finanziaria ha permesso a Porsche di mantenere un flusso di cassa netto di 3,7 miliardi di euro, sfiorando il record storico del 2023 (4 miliardi). Il margine di liquidità netta ha superato le aspettative, raggiungendo il 10,2% nonostante il difficile contesto economico.
Per quanto riguarda i modelli di maggiore successo, Porsche nel 2024 ha rinnovato cinque delle sei linee principali. Il modello più venduto è stato la Cayenne, con oltre 102 mila consegne, seguito dalla Macan (quasi 83 mila unità) e dall’iconica 911 (circa 51 mila esemplari). La Cayenne, con l’introduzione della quarta generazione prevista nei prossimi anni, avrà una variante completamente elettrica, affiancata però ancora per diversi anni dalle versioni con motori termici e ibridi plug-in.
«Abbiamo sensibilmente rinnovato il nostro portafoglio modelli, gettando solide basi per il futuro», ha commentato Oliver Blume, CEO di Porsche AG. «La nostra strategia prevede di continuare a emozionare i clienti con veicoli iconici, offrendo loro la libertà di scelta tra motori termici, elettrici e ibridi almeno fino agli anni 2030».
Proprio la mobilità elettrica rappresenta uno degli assi strategici di Porsche. Nel 2024, il 27% delle consegne riguardava veicoli elettrificati, con circa la metà completamente elettrici (come la Taycan e la nuova Macan elettrica). Per il 2025, questa quota dovrebbe crescere al 33-35%, confermando l'impegno di Porsche verso la transizione energetica.
L’impegno verso l’elettrificazione non esclude però la possibilità di lanciare nuovi modelli termici o ibridi, specialmente nel segmento SUV, per il quale Porsche valuta lo sviluppo di una nuova linea specifica da commercializzare entro la fine del decennio. Tale decisione deriva dalla volontà di adattarsi rapidamente alle mutate esigenze del mercato e dei clienti, specie nelle aree geografiche dove la transizione elettrica avanza più lentamente del previsto.
Sul fronte della gamma sportiva, la 911 sarà arricchita da nuove versioni speciali e un modello heritage in edizione limitata che riprenderà lo stile distintivo degli anni Settanta, confermando il legame di Porsche con la sua tradizione storica. Anche la Macan elettrica, lanciata con successo nel 2024, diventerà in breve tempo esclusivamente elettrica, segnando un punto di svolta importante nella strategia aziendale.
Per consolidare la propria redditività, Porsche proseguirà nel 2025 con l’ambizioso programma “Road to 20”, che mira a raggiungere un margine operativo superiore al 20% nel lungo termine. Tuttavia, nel breve periodo l'azienda prevede margini più contenuti, tra il 10 e il 12%, a causa del protrarsi delle difficoltà economiche globali e dell’aumento dei costi lungo tutta la filiera produttiva.
L'anno in corso sarà dunque caratterizzato da significativi investimenti e una ristrutturazione aziendale profonda: Porsche ha annunciato un piano di riduzione del personale che coinvolgerà complessivamente circa 3.900 dipendenti entro il 2029, attraverso prepensionamenti volontari, turnover naturale e la mancata riconferma di contratti temporanei. Questo processo, sostenuto da un investimento aggiuntivo di circa 800 milioni di euro, avrà come obiettivo il rafforzamento della redditività e l'aumento della flessibilità operativa del Gruppo, secondo quanto dichiarato dallo stesso Breckner.
Nonostante questo scenario sfidante, Porsche guarda al futuro con determinazione, mantenendo obiettivi ambiziosi. Nel motorsport, il 2024 è stato uno degli anni di maggior successo, con la vittoria nel FIA World Endurance Championship e in tutte le categorie del campionato americano IMSA, oltre al titolo mondiale piloti di Formula E conquistato da Pascal Wehrlein. Questi successi contribuiscono a rafforzare l'immagine del brand Porsche come punto di riferimento globale nel segmento delle auto sportive.
In conclusione, Porsche affronta con sicurezza e lucidità un periodo di profondi cambiamenti. Il mantenimento del dividendo sui livelli del 2023 (2,3 euro per azione ordinaria e 2,31 per azione privilegiata), la continua attenzione alla qualità del prodotto, e gli investimenti strategici verso l’elettrificazione e la personalizzazione dimostrano una gestione attenta e lungimirante. Come confermato dal management, Porsche è pronta ad affrontare le sfide del mercato globale, restando focalizzata sul lungo termine con una strategia che unisce tradizione, innovazione e sostenibilità.