Cronache
Banchetto proibito a base di uccelli rari e protetti. Denunciate 20 persone
Doppia violazione, assembramento e menù a base di fauna protetta. Erano 65 i volatili, tra questi i rarissimi peppola e frosone
Banchetto proibito a base di uccelli rari e protetti. Denunciate 20 persone
Il Coronavirus continua a far paura, ma non a tutti. Il caso di cronaca che arriva dalla comunità montana di Valle Trompia, in provincia di Brescia, ha quasi dell'incredibile. Ma in realtà è tutto vero. Scoperto dalla polizia un banchetto clandestino, a cui partecipavano una ventina tra dirigenti e impiegati pubblici dell’ente sovracomunale, segnalati per una doppia violazione. Un potenziale assembramento in barba alle disposizioni anti Covid e anche il fatto che il menu fosse a base di fauna protetta. C’è - si legge sul Corriere della Sera - chi ha fatto finta di nulla, chi ha negato qualsivoglia violazione delle regole e chi, nel frattempo, "nascondeva" sotto il tavolo imbandito una padella ancora piena di uccellini pronti per essere serviti ai commensali. In tutto, 65 esemplari protetti (tre a testa circa): tutti "fringillidi", oltre a una peppola e due frosoni, particolarmente tutelati dalle normative di riferimento.
Tutti finiti sotto sequestro. Durissime - prosegue il Corriere - le reazioni alla vicenda, che si è verificata oltretutto in una sede istituzionale. «Dispiaciuto e rammaricato» il presidente della Comunità montana, Massimo Ottelli, che con la giunta si dice «pronto ad adottare i provvedimenti disciplinari previsti in base alle specifiche responsabilità accertate dalle verifiche in corso». Ricordando come la Comunità montana sia impegnata proprio «per lo sviluppo del territorio», annuncia «laddove ce ne saranno i presupposti, di costituirci parte civile pertutelare l’ente sovracomunale e la collettività che rappresenta».