Cronache

Basta al troppo rumore in vacanza: la Cassazione condanna le feste di piazza

Di Redazione Cronache

I Comuni sono responsabili dei danni cagionati per il troppo rumore provocato dagli eventi pubblici

Albissola Marina, la Corte di Cassazione condanna il Comune e stabilisce l'obbligo per gli enti pubblici di non provare immissioni rumorose

Le feste in piazza sono un piacevole intrattenimento per i villeggianti ma non per tutti. La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 18676 del 9 luglio 2024 ha stabilito che anche gli enti pubblici hanno l'obbligo di non provocare immissioni rumorose e sono quindi responsabili dai danni cagionati ai privati.

Tutto parte da Albissola Marina, un piccolo Comune ligure che nel 2017 è stato portato in tribunale da alcuni villeggianti per il troppo rumore provocato dagli spettacoli che si tenevano in piazza della Concordia. Nel 2018 la corte di Savona aveva dato ragione ai residenti, sentenza poi confermata anche in appello.

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La Cassazione ha stabilito che "anche emissioni che rientrino nei limiti possono considerarsi intollerabili nella situazione concreta, posto che la tollerabilità è da valutarsi tenendo conto dei luoghi, degli orari, delle caratteristiche della zona e delle abitudini degli abitant".

"Accettiamo questa sentenza da parte della Cassazione ma c’è rammarico – ha dichiarato il sindaco di Albissola Marina, Gianluca Nasuti – abbiamo deciso di andare fino in fondo a questa vicenda prima di tutto per una questione di principio. In piazza della Concordia si svolgevano attività per bambini e letterarie e qualche concerto: affermare che queste iniziative fossero pregiudizievoli per la salute dei cittadini ci sembrava esagerato”.