Bill Cosby trascina nei guai 700 persone
di Dom Serafini
I problemi legali e sociali del 79-enne attore comico americano Bill Cosby (che ora rischia 10 anni di carcere per abusi sessuali) sono noti. Quello che non é noto é il costo finanziario, non solo allo stesso Cosby, ma per oltre 700 persone associate con i suoi prodotti commerciali.
Durante la sua carriera, iniziata 54 anni fa come comico cabarettista, Cosby ha commercializzato 21 album dei suoi monologhi comici, 15 album musicali, nove misti fra musica e comici e quattro “single”.
Per la produzione letteraria, ha pubblicato 12 libri, e per quella cinemotografica e televisiva ha partecipato come protagonista a 39 programmi.
Considerando anche le varie sponsorship (come quella della Coca Cola), il patrimonio finanziario di Cosby é stato valutato a 400 milioni di dollari.
Il sistema di remunerazione del mondo dell’intrattenimento americano é basato sulle “royalty” o diritti di sfruttamento. A livello tecnico, il valore di questa “royalty” può essere determinato da una percentuale sul prezzo di vendita, all'ingrosso o al dettaglio, sul guadagno unitario, sul costo di produzione. Nel caso di royalty percentuale, essa può essere crescente o decrescente nel tempo in relazione alle aspettative di vita commerciale del prodotto.
In ultima analisi dalle royalty dipende il futuro di tante famiglie coinvolte nella produzione di un determinato prodotto cinematografico, televisivo, musicale o letterario.
In pratica, molte persone coinvolte nella produzione dei tanti programmi, dischi o libri di Cosby dipendono finanziariamente dalle vendite di questi programmi da cui ricavano un assegno mensile.
Quando queste vendite nel tempo vengono a mancare, per problemi di immagine o morali causati da controversie con la giustizia del personaggio principale (Cosby é stato accusato da 50 donne di abusi sessuali), le perdite finanziarie non si riversano solamente addosso al protagonista, ma sulle famiglie che dipendono dalle entrate povenienti dalle royalty.
Considerando che a partire dal 1965, da quando Cosby ha partecipato come attore principale alla serie “I Spy” in onda sulla rete Tv Usa Nbc, oltre 700 persone “above the line”, cioé aventi diritto alle royalty, sono state coinvolte nelle sue varie produzioni, possiamo parlare di 20 milioni di dollari di perdite annuali causate dalla mancanza di royalty. E questo senza considerare le perdite per i responsabili delle vendite dei prodotti di Cosby sia a livello nazionale che internazionale, che creano altre perdite in commissioni stimate a sei milioni di dollari l’anno.
La morale di questa brutta storia é che, prima che una super star della galassia nell’universo dell’intrattenimento vada in cerca di guai, invece di chiamare il suo legale, si consulti con il suo guru spirituale.