Cronache
Bologna: la disabile fa riparare la carrozzina, ma la Ausl le nega il rimborso
Alla faccia dell’inclusività: la storia della disabile di Bologna. Anche il Difensore civico dell’Emilia Romagna alza le mani. Facci (Lega): “Chiedo ispezione”
Di tutto punto la ragazza si rivolge al Difensore civico regionale, organo autonomo e indipendente istituito dalla Regione Emilia-Romagna che si espone sulle controversie tra cittadini e pubblica amministrazione. Il Difensore civico, scrive che dopo “diversi solleciti inviati dal proprio ufficio” all’Ausl ha dovuto chiudere il procedimento, “in quanto da parte della Ausl di Bologna non vi è stato alcun riscontro”. Il Difensore civico non ha potere sanzionatorio ma solo di mediazione tra i cittadini e gli enti pubblici. Se l’ente pubblico non reagisce Il Difensore può fare ben poco, deve abdicare al suo ruolo.
Porta la vicenda in consiglio Regionale l’avvocato e consigliere della Lega Michele Facci che chiede all’ente un atto ispettivo e di risolvere la controversia. Descrive così la storia ad Affaritaliani: "Una vicenda surreale: l'Azienda sanitaria che spende a destra e a manca, ma che nega un rimborso ad una persona disabile; con l'aggravante di sottrarsi pure al confronto con il difensore civico regionale. L'arroganza della Pubblica amministrazione".
E ancora: “Mi chiedo: ma che fine hanno fatto i proclami della Regione in tema di tutela delle fasce più deboli? Eppure ci sono norme e programmi della Regione che a iosa dispongono tanta attenzione alle fasce più deboli. Questa incredibile storia di burocrazia è a danno di una persona che dovrebbe essere invece al centro delle politiche pubbliche di assistenza e inclusione”.