Cronache
Tar Calabria, accolto ricorso dei genitori. No alla chiusura delle scuole
"Grave pregiudizio educativo, formativo e apprendimentale", questa la motivazione del Tar della Calabria. In Campania di nuovo a scuola asili e prime elementari
"Grave pregiudizio educativo, formativo e apprendimentale". Con questa motivazione Il Tar della Calabria, accogliendo il ricorso di alcuni genitori, ha disposto la sospensione dell'ordinanza con la quale il 14 novembre la Regione Calabria ha sospeso tutte le attività scolastiche di ogni ordine e grado, con ricorso alla didattica a distanza, dal 16 al 28 novembre. "Senza certezza alcuna - scrive il Tar della Calabria - del nesso di causalità intercorrente fra lo svolgimento in presenza delle attività didattiche nella scuola materna, in quella elementare e media di primo grado (limitatamente al primo anno) e il verificarsi dei contagi - stante anche l’assenza di interlocuzioni con gli Istituti scolastici (ritenuti tutti allo stesso modo luoghi in cui il rispetto del distanziamento interpersonale è “complicato”)- conduce alla conclusione che la succitata correlazione, la sua consistenza e distribuzione territoriale sembrano essere frutto d’una istruttoria procedimentale sommaria e carente basata su dati e ipotesi destinati a trovare più precisa conferma solo ad intervenuto esaurimento dell’efficacia dell’ordinanza de qua“. Il Tar, quindi, sottolinea il "grave pregiudizio educativo, formativo ed apprendimentale ricadente sui destinatari del servizio scolastico".
Intanto in Campania riaprono le scuole dell'infanzia e prima elementare da mercoledì 25 novembre con la didattica in presenza. Questa la decisione dell'Unità di crisi della regione dopo l'esame dei dati dei giorni scorsi. In ogni caso l'ultima decisione spetterà ai sindaci che potranno con particolari ordinanze bloccare la ripresa della scuola.