Cronache
Call center, i sindacati: "A rischio 70/80mila lavoratori"
Nel settore dei call center, senza interventi normativi rapidi, si rischia di perdere 70/80 mila posti di lavoro, "una vera bomba sociale"
Nel settore dei call center, senza interventi normativi rapidi, si rischia di perdere 70/80 mila posti di lavoro, "una vera bomba sociale". E' l'allarme lanciato dai sindacati, a margine di un'audizione informale al Senato sulla vertenza Almaviva.
"Se non si interviene, in pochi mesi ci ritroveremo di fronte a una situazione drammatica con problemi di ordine pubblico", avvertono i sindacati. I punti da affrontare urgentemente, hanno spiegato Giorgio Serao della Fistel, Riccardo Saccone della Slc Cgil e Pierpaolo Mischi della Uilcom, sono "un intervento contro le gare al massimo ribasso rispettando i minimi contrattuali, un serio contrasto alla delocalizzazione (la norma e' contenuta nel ddl Concorrenza ancora non approvato) e sanzioni per chi porta all'estero i call center, ammortizzatori sociali ordinari per il settore e non in deroga come sono attualmente". Le responsabilita', concludono, "sono soprattutto di Governo e Parlamento".