Cronache
Carcere di Torino, rimosso il direttore. Pestaggi e torture ai detenuti
Chi andava a farsi medicare doveva dichiarare che era stato un altro detenuto a picchiarlo". Gli agenti intercettati: "Ti devi impiccare"
Carcere di Torino, rimosso il direttore. Pestaggi e torture ai detenuti
Il carcere di Torino ha cambiato direttore. L'avvicendamento non è dovuto ad un normale turnover, ma ad una inchiesta choc della Procura. In quel penitenziario i detenuti venivano picchiati e torturati. In 25 sono finiti sul registro degli indagati. Era vietato parlare - riporta Repubblica - dei pestaggi nel carcere di Torino. Chi andava a farsi medicare, perché era troppo malconcio, "doveva dichiarare che era stato un altro detenuto a picchiarlo, altrimenti avrebbero usato nuovamente violenza su di lui". Per insabbiare le spedizioni punitive della “squadretta” dell’Ispettore Maurizio Gebbia e dei suoi. Quelli che al telefono con la fidanzata, divertiti, dicevano: «Andiamo a dare i cambi che oggi mi sto divertendo".
Diciassette detenuti hanno avuto invece il coraggio di andare fino in fondo denunciando le violenze. Secondo il pm di Torino, Francesco Pelosi, il direttore del carcere Domenico Minervini e il comandante degli agenti Giovanni Battisti Alberotanza, erano al corrente di tutto, e hanno aiutato a insabbiare le prove. Sono stati sostituiti immediatamente - prosegue Repubblica - da due donne, la direttrice del carcere di Novara, Rosalia Marino, 52 anni, e la vicecomandante degli agenti Mara Lupi. A loro, da oggi, toccherà prendere le redini del penitenziario dello scandalo, dove psicologhe, assitenti sociali, insegnanti, e la garante dei detenuti hanno chiesto per mesi di far cessare le violenze, nell’indifferenza di tutti.