Cronache

Casarini-vescovi, spuntano i bonifici. La Chiesa voleva mantenere il segreto

Di Redazione Cronache

L'operazione per il sostegno alla Ong Mediterranea sarebbe dovuta restare sotto traccia, ma gli inquirenti hanno scoperto movimenti di denaro sospetti

Luca Casarini e l'inchiesta sulla sua Ong. L'ex no global e quelle risposte vaghe sui soldi

Continua a tenere banco la vicenda dell'Ong Mediterranea e i presunti finanziamenti della Chiesa alla nave dell'ex no global Luca Casarini, indagato con altre cinque persone per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". la versione dell'ex Tute Bianche è incompleta e piena di lacune. Lui - si legge su La Verità - parla di manipolazioni e di menzogne mediatiche, facendo riferimento a non meglio precisati mandanti oscuri. Ma sui soldi cincischia, confonde e non precisa. "Nel 2023 da enti ecclesiastici - dice Casarini a Il Corriere della Sera - abbiamo ricevuto 400mila euro, il 23% di tutto quello che abbiamo raccolto nell'anno. Basta consultare i nostri bilanci che sono pubblici. Si vedrà anche il 90% delle donazioni lo spendiamo in missioni".

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Quei bonifici, però, - prosegue La Verità - sono assolutamente insoddisfacenti. In quello del 2021, ad esempio, si legge che "219mila euro" sarebbero arrivati, genericamente, da enti ecclesiastici. In quello del 2020 questo tipo di contributi ammontava a 275mila euro. Nel 2020 queste donazioni erano inserite nel calderone delle "liberalità di altri soggetti". Ma la Guardia di Finanza ha scoperto anche uno strano messaggio, scritto da Casarini a monsignore Erio Castelliucci, vescovo di Modena, in cui è scritto un iban: "Si tratta del conto di Giuseppe Caccia, socio di Casarini: "Per non fare inutili giri di bonifici". Poi la precisazione: "Questa è la maniera più rapida per farci arrivare i soldi".

Casarini, 'mai preso un euro dalla Cei, l'obiettivo è il Papa'

"Ma davvero c'è qualcuno che ha il coraggio di ipotizzare che noi abbiamo raggirato un'istituzione millenaria?". Così, a Repubblica, Luca Casarini, ex leader delle Tute bianche. Secondo quanto scritto da alcune testate la 'sua' ong Mediterranea sarebbe riuscita a ottenere denaro dai vescovi usato però per fini personali. Mercoledì ci sarà un'udienza preliminare, ma ieri ha presentato un esposto: "Questo è un dossieraggio. Vogliamo capire com'è possibile che siano stati diffusi atti che nulla hanno a che fare con il reato di cui siamo accusati prima ancora che un giudice decida che debba esserci un processo. E sono stati usati strumentalmente per rappresentare il falso".

"Dalla Cei non abbiamo mai preso un centesimo. Ha una reputazione assai più solida della mia - dice ancora - quindi spero facciano uno strappo alla regola del 'Fratelli tutti', chiedano un risarcimento danni e lo devolvano al salvataggio in mare. I nostri bilanci sono pubblici, depositati alla Camera di commercio e all'Agenzia delle entrate. Facciamo la questua pubblicamente. Eravamo stupiti, entusiasti per essere riusciti a coinvolgere anche i vescovi nel progetto di Mediterranea: salvare vite. Ne ho parlato anche con Papa Francesco". "Quello che è cambiato è che oggi i sacerdoti degli ultimi sono ai vertici. Infatti l'obiettivo non sono io, ma Papa Francesco e persone di sua fiducia come il cardinale Zuppi. Perché hanno privato di legittimazione certa destra. Come fanno Orban e Meloni a dire 'io difendo Dio' con un Papa che ripete 'dovete smettere di usare Dio per terrorizzare le persone'?".