Caso Consip, ascoltato ancora il ministro Lotti: "Estraneo ai fatti" - Affaritaliani.it

Cronache

Caso Consip, ascoltato ancora il ministro Lotti: "Estraneo ai fatti"

Un'ora e poco più di faccia a faccia con i magistrati romani per ribadire che non fu lui a parlare delle indagini su Consip all'allora amministratore delegato Luigi Marroni "perché dell'inchiesta neanche conoscevo l'esistenza". E' quanto scrive il Corriere della Sera riferendosi all'interrogatorio del ministro dello Sport Luca Lotti che è comparso per la seconda volta davanti al pm Mario Palazzi, l'aggiunto Paolo lelo e il procuratore Giuseppe Pignatone.

Lotti si è difeso dall'accusa di rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento. Con l'avvenuta marcia indietro del presidente di Publiacqua Firenze, Filippo Vannoni, e al netto di eventuali altri elementi d'indagine al momento non noti, la posizione dell'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo Renzi si gioca così sulle opposte versioni fornite da lui e dal manager della centrale acquisti della Pubblica amministrazione, costretto a dimettersi a fine giugno dopo che era decaduto il cda. Il suo nome è stato fatto da Marroni e Vannoni.

"II ministro Lotti ha risposto puntualmente, in un clima sereno, a tutte le domande che gli sono state rivolte e ha ribadito con fermezza la sua estraneità ai fatti contestati", ha spiegato il legale del ministro Franco Coppi dopo l'interrogatorio tenuto nella caserma dei carabinieri di via In Selci, al riparo dall'assalto dei giornalisti. Il fedelissimo del segretario del Pd era stato già sentito, su sua richiesta, II 27 dicembre dopo aver appreso di essere indagato (e per quella fuga di notizie la procura di Roma indaga II collega napoletano Henry John Woodcock).